Il medico che iniettava soluzione fisiologica al posto del vaccino: "Pressato dai miei pazienti"
«L'ho fatto per rispondere a un’incessante domanda di tanti miei assistiti che volevano il vaccino e per non far fare brutta figura al servizio sanitario». Lo avrebbe detto Sergio Costantini, 8 anni, il medico di Falconara Marittima indagato per aver inoculato a alcuni suoi pazienti dosi di fisiologica invece che Pfizer, al pubblico ministero Ernesto Napolillo, che coordina l’indagine portata avanti dalla Squadra mobile di Ancona, guidata dal vice questore Carlo Pinto. Il professionista, accompagnato dal suo legale, ha reso dichiarazioni spontanee ed è indagato a piede libero per due reati: falso ideologico e lesioni personali commesse da pubblico ufficiale. E’ possibile che il pm si rivolga al gip per chiedere una misura cautelare interdittiva della sospensione della professione. Nel frattempo, per motivi di opportunità, il medico ha scelto di non presentarsi al punto vaccinale di Falconara, presso il quale prestava servizio. L’indagine è aperta e il quadro accusatorio ancora provvisorio, anche alla luce del certosino lavoro del personale della squadra mobile, che dopo aver sequestrato una trentina di consensi preliminari firmati dai pazienti che, ignari, si accingevano a farsi somministrare una dose di vaccino, li sta sentendo uno a uno. Diversi di loro sono anziani, ma anche under 50, le cui generalità sarebbero state inserite anche nel portale dell’Asur come vaccinati con la prima dose di Pfizer. Da quanto si è appreso, il medico indagato avrebbe ricevuto anche riscontri da alcuni suoi pazienti dopo la somministrazione: c'è stato chi lo ha chiamato allarmato per la comparsa di qualche linea di febbre e chi, al contrario, avrebbe segnalato l’assoluta mancanza di reazioni alla puntura. Quello che Costantini non ha detto agli inquirenti è come siano state realmente utilizzate o dove siano finite le sei dosi di Pfizer che gli erano state consegnate per essere inoculate sia presso lo studio medico di Falconara che al domicilio degli anziani over 80 non deambulanti. «Non ricordo», si sarebbe limitato a dire.