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Calabria e Sicilia tra le 5 regioni in "arancione". Sardegna resta unica zona rossa

Le due regioni si confermano arancioni, l'unica in rosso è la Sardegna

L’Italia torna ancora tingersi di giallo. Sono, infatti, in area arancione solo 5 Regioni: Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d’Aosta (la Sardegna unica regione rossa). Tutte le altre Regioni e Province Autonome sono in area gialla. Lo prevedono le nuove ordinanze che il Ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà in giornata sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia. Le nuove ordinanze andranno in vigore a partire dal 26 aprile.

Indice Rt in discesa

L’indice Rt nazionale di contagio del Coronavirus in Italia scende ancora e raggiunge quota 0,81 rispetto allo 0,85 della scorsa settimana. È quanto emerge, secondo quanto si apprende, dall’ultimo monitoraggio settimanale del Ministero della Salute-Iss sull'andamento dell’epidemia per il periodo 12-18 aprile. Nell’ultima settimana quattro Regioni (erano cinque la settimana precedente) hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste, due Regioni (Basilicata e Sicilia) hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni (Calabria e Molise) hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo uno. In Italia si osserva un lieve calo dell’incidenza e del livello generale di rischio. Lo rileva la bozza del report settimanale di monitoraggio Iss-ministero della Salute.

Incidenza settimanale

«Questa settimana - si legge nel documento - si osserva ancora una lievissima diminuzione della incidenza settimanale (157,4 per 100.000 abitanti (12/04/2021-18/04/2021) vs 160,5 per 100.000 abitanti (05/04/2021-11/04/2021)». Complessivamente comunque «l'incidenza resta elevata è ancora ben lontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il completo ripristino sull'intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti». Nel periodo 31 marzo - 13 aprile 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,81 (range 0,77- 0,89), in diminuzione rispetto alla settimana precedente e sotto l’uno anche nel limite superiore. Inoltre, scrivono i tecnici, «si osserva un lieve miglioramento generale del rischio, con due Regioni (Calabria e Sardegna) che hanno un livello di rischio alto secondo il DM del 30 Aprile 2020. Quattordici Regioni/PPAA hanno una classificazione di rischio moderato (di cui due ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e cinque Regioni che hanno una classificazione di rischio basso».

Terapie intensive

Rimane alto il numero di Regioni che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica: sono 12, comunque in lieve diminuzione rispetto alle 14 della settimana precedente. Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è sopra la soglia critica del 30% (è al 35%), anche se il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in diminuzione da 3.526 (13/04/2021) a 3.151 (20/04/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è sotto la soglia critica (36%) per la prima volta dopo varie settimane. Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 26.952 (13/04/2021) a 23.255 (20/04/2021). Tredici Regioni, si legge nel documento, non hanno riportato allerte di resilienza. Una Regione (Calabria) ha riportato molteplici allerte. Si osserva inoltre, ed è una buona notizia, una ulteriore diminuzione nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (29.892 vs 32.921 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in aumento (37,9% vs 37,0% la scorsa settimana). Anche in lieve aumento il numero di casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (38,4% vs 38,1%). Infine, il 23,7% è stato diagnosticato attraverso attività di screening.

Si profila, così, un’Italia tinta di giallo a partire da lunedì, in concomitanza con le annunciate riaperture (che riguardano appunto le Regioni collocate nella fascia più bassa di rischio). A quanto si apprende, dalla cabina di monitoraggio settimanale ministero della Salute-Iss, riunita come ogni venerdì per valutare i dati, è emerso un quadro fatto di ben 16 Regioni in zona gialla, appena cinque in arancione e nessuna in rosso. Le regioni in arancione, costrette quindi per ora a perdere il treno delle riaperture, sarebbero Basilicata (rischio moderato, incidenza settimanale 201 casi per centomila abitanti), Calabria (rischio alto, incidenza 152), un pò a sorpresa anche Sardegna (rischio alto, incidenza 132), Sicilia (rischio moderato, incidenza 175) e Val d’Aosta (rischio moderato, incidenza 227).

Sicilia

In Sicilia domani scattano due nuovo zone rosse: a Fiumedinisi, in provincia di Messina, e Troina, nell’Ennese. Quest’ultimo Comune, nella fase più dura del lockdown, fu focolaio che destò molto allarme. Le restrizioni resteranno in vigore fino al 5 maggio. Prorogata, inoltre, la zona rossa, fino a mercoledì 28, anche a Biancavilla, in provincia di Catania, Centuripe e Pietraperzia, nell’Ennese. Per Cattolica Eraclea, in provincia di Agrigento, è stata prorogata fino al 28 aprile.

Ieri era stata decisa anche la proroga della zona fossa fino al 28 aprile per Palermo, che resta la "grande sorvegliata", e alcuni comuni della provincia: Bagheria, Casteldaccia, Partinico, Giardinello, Borgetto, San Cipirello, Misilmeri, Baucina, Villafrati, Mezzojuso, Carini, Torretta, Cinisi, Termini Imerese, Lascari, Alimena, Giuliana, Santa Cristina Gela, Piana degli Albanesi, Villabate, Monreale e Belmonte Mezzagno. Ulteriore proroga di zona rossa, sempre fino al 28 aprile, ad Acquaviva Platani, in provincia di Caltanissetta, e Lampedusa e Linosa.

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