Lunedì 17 maggio sarà una giornata decisiva sul fronte coronavirus e riaperture. Sarà il giorno in cui la cabina di regia convocata dal presidente del Consiglio Mario Draghi dovrà decidere le date della ripartenza, se e come mutare le restrizioni in atto: in primo luogo quelle legate al coprifuoco. In bilico, dunque, date e riaperture per quei settori rimasti ancora chiusi totalmente o parzialmente
Il calendario e le possibili date
15 maggio: Così come stabilito dal decreto del 22 aprile, riapriranno le piscine all'aperto e gli stabilimenti balneari, che dovranno scrupolosamente rispettare i protocolli di sicurezza già approvati.
22 maggio: Incrociano le dita gli operatori dei centri commerciali per la riapertura nei fine settimana. La decisione sarà presa dalla cabina di regia, anche se non è escluso che la data della ripartenza possa essere rinviata al 29 maggio. 1 giugno : Potrebbe essere il giorno della riapertura dei ristoranti al chiuso "con consumo al tavolo dalle 5 alle 18 e nel rispetto di protocolli e linee guida", delle palestre e anche la possibilità di tornare ad assistere agli eventi sportivi, con la capienza limitata al 25% e comunque con non più di mille spettatori all'aperto e 500 al chiuso. 15 giugno - E' la data fissata per la ripartenza delle fiere con la presenza di pubblico. Prima di quella data è possibile "svolgere, anche in data anteriore, attività preparatorie che non prevedono afflusso di pubblico". Il 15 giugno potrebbe essere anche la data buona per la ripartenza di tutto il settore del wedding e sempre quel giorno cadrà anche il limite che prevede un unico spostamento al giorno nelle zone gialle per andare in un'altra abitazione a trovare parenti o amici in un massimo di quattro persone oltre ai minori conviventi. 1 luglio - E' il giorno in cui dovrebbero ripartire convegni e congressi, centri termali e parchi di divertimento