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Vaccini e vacanze, si punta a spostare le somministrazioni fissate ad agosto

Le seconde dosi anticipate o posticipate di pochi giorni è l’alternativa: ancora senza protezione 5 milioni di persone a rischio elevato di ospedalizzazione

Un programma di somministrazioni per ridurre il numero delle iniezioni del richiamo nel periodo centrale di agosto, la fase più intensa della stagione turistica. Le Regioni corrono ai ripari con l'obiettivo di scongiurare il rischio di far saltare le inoculazioni per i cittadini in vacanza, che si trovano lontano da casa. «Seconde dosi anticipate o posticipate di pochi giorni»: è questo il piano alternativo che diversi governatori stanno studiando, nel caso in cui la corsa contro il tempo per riuscire a connettere i sistemi informativi di tutte le aziende sanitarie del Paese non andasse a buon fine. L'immunizzazione potrebbe slittare anche per tanti giovani che hanno programmato mare e viaggi e potrebbero rimandare il primo “shot”.

Diversi Comuni a vocazione turistica lanciano l'ennesima esortazione al commissario Francesco Figliuolo e nel frattempo le Asl si affrettano a riempire le agende, incrociando gli appuntamenti anche in base ai vaccini utilizzati, per ognuno dei quali la tempistica del richiamo varia in base alla casa farmaceutica. Escluso il monodose Johnson &Johnson - per il quale in territori come la Toscana c'è la corsa alla prenotazone - riguardo a Pfizer e Moderna (i cosiddetti Rmna) la seconda dose stabilita è a 42 giorni, mentre per Astrazeneca è di tre mesi. È proprio quest'ultimo vaccino che in queste ore varie Regioni stanno spingendo con diversi open day, sia per smaltirne le scorte che per evitare di fissare troppi appuntamenti soprattutto nel mese di agosto.

Al momento resta un'incognita anche la possibilità che la piattaforma nazionale di prenotazioni di Poste, attiva in sei regioni, possa fare da raccordo per i sistemi di tutti i territori d'Italia. Un altro ostacolo sarebbe la diversa dotazione di tipi di siero nei vari territori. La Liguria - tra le più favorevoli a un “sistema” per i villeggianti assieme ad Abruzzo, Molise e Calabria - ricorda che è possibile usufruire dei servizi di un temporaneo medico di famiglia ma la procedura sarebbe troppo macchinosa per chi trascorre anche solo un weekend o una settimana fuori.

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