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Strage di Capaci: l'inno d'Italia dà il via alle celebrazioni

Questa mattina al Porto di Palermo un’orchestra di studenti dell’Istituto Regina Margherita dà il simbolico avvio alle celebrazioni

La sorella del magistrato, Maria Falcone, e il ministro Patrizio Bianchi (Italpress)

In occasione delle celebrazioni per commemorare la strage di Capaci in cui morirono Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Rocco Di Cillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano, questa mattina al Porto di Palermo, là dove prima che il covid imponesse il divieto di assembramenti attraccava la Nave della Legalità, un’orchestra di studenti dell’Istituto Regina Margherita di Palermo si esibirà alla presenza del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e della presidente della Fondazione Falcone, Maria Falcone, eseguendo l’inno d’Italia e dando il simbolico avvio alle celebrazioni.

La cerimonia solenne in aula bunker con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Nell’aula bunker del carcere Ucciardone dopo i saluti della professoressa Maria Falcone, presidente della Fondazione Maria Falcone, si alterneranno gli interventi istituzionali del Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, del Ministro della Giustizia, Marta Cartabia, del Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, del Capo della Polizia, Lamberto Giannini, del Comandate Generale del Carabinieri, Teo Luzi, del comandante generale della Finanza Giuseppe Zafarana, del Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nel corso della cerimonia verranno premiati gli studenti e le studentesse vincitori del concorso "Cittadini di un’Europa libera dalle mafie", promosso dalla Fondazione Falcone e dal Ministero dell’Istruzione. Presente anche la sorella del compianto magistrato, Maria Falcone.

Il presidente della Repubblica ha affermato: «È sempre di grande significato essere in quest’aula, dove la Repubblica ha assestato colpi di grandi rilievo alla mafia, che però esiste tutt'ora, non è stata ancora definitivamente sconfitta, per questo è necessario tenere sempre la guardia alta da parte di tutte le forze dello Stato. Ma la condanna popolare ampia e possente ha respinto con efficacia l’esistenza della mafia. Nessuna zona grigia, nessuna omertà, nè tacita connivenza. O si sta contro la mafia o si è complici dei mafiosi: non vi sono alternative. La mafia teme le sentenze dei tribunali ma vede come un grave pericolo la condanna degli uomini liberi e coraggiosi».

Il ricordo si espande sui social

L’edizione 2021 del 23 maggio è caratterizzata da una forte presenza social e da due campagne lanciate sulle pagine FB e Instagram della Fondazione Falcone: @fondazionefalcone. LE STORIE CAPACI #dicosasiamoCapaci #23maggio #PalermoChiamaItalia I social diventano il palcoscenico in cui vengono rappresentate le "storie di ordinario bene", i gesti Capaci che sono al centro della narrazione di questo 23 maggio. Il 23 aprile sulla pagina FB della Fondazione Falcone è stato pubblicato un video che è un invito al popolo dei social a inviare un breve racconto di un gesto di coraggio, altruismo, solidarietà inclusione compiuto: un modo per coinvolgere più persone rendendole protagoniste di una narrazione che vuole valorizzare il contributo che ciascuno, anche senza che gli sia richiesto dal ruolo, può dare alla collettività.

Il progetto di riappropriazione degli spazi urbani attraverso l'arte

La Fondazione Falcone e il Ministero dell’Istruzione hanno dato vita a un progetto di memoria e di riappropriazione degli spazi urbani attraverso l’arte che partirà da luoghi significativi per la storia di Palermo e si concluderà il 23 maggio del 2022, anno del 30esimo anniversario della strage di Capaci. Sarà un cammino di un anno, lungo tutto il Paese, con l'obiettivo di ricucire i legami con luoghi simbolo e coltivare le memorie. L’inaugurazione del progetto si svolgerà alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, a margine delle celebrazioni solenni organizzate per la giornata di oggi nel giorno del 29esimo anniversario della strage, nel rispetto delle normative anti covid, quindi senza pubblico, e avrà come scenario uno dei luoghi simbolo della lotta alla mafia l’Aula Bunker dell’Ucciardone che ospita una colossale installazione di Velasco Vitali dal titolo "Branco". 54 cani a grandezza naturale in ferro, lamiere e cemento.

Le gigantografie di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nel quartiere Kalsa

La storica piazza nel centro di Palermo, Piazza Magione, nel quartiere Kalsa, dove sono cresciuti Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che nelle scorse edizioni era lo scenario di una grande festa della memoria per gli studenti, grazie ai laboratori organizzati dalle forze dell’Ordine e dalle associazioni che operano nel campo della legalità, quest’anno ospiterà le due gigantografie dei giudici Falcone e Borsellino.

Un rap contest per la legalità nel giorno del ricordo

Altro luogo della memoria scelto per ricordare la strage di Capaci sarà il giardino Quarto Savona Quindici, che prende il nome dall’auto della scorta del giudice Falcone saltata in aria nell’esplosione. Gli studenti degli istituti superiori palermitani Enrico Medi, Vittorio Emanuele II, Regina Margherita, Majorana e del liceo scientifico Ernesto Basile si sfideranno oggi in un rap contest. Il progetto è stato organizzato dall’associazione Quarto Savona Quindici grazie alla guida musicale di Luca Caiazzo, in arte "Lucariello", giovane rapper napoletano che insieme agli studenti ha realizzato un brano rap in ricordo degli eroi caduti nella strage di Capaci. Le attività continueranno oggi sino alle 17.58 quando, in collaborazione con le Fiamme Oro, il campione Stefano Ghisolfi effettuerà l’arrampicata alla "Casina No Mafia", dove ad attenderlo ci saranno i bambini delle Fiamme Oro che "innalzeranno" le foto dei 5 agenti delle scorta del giudice Falcone.

Catania aderisce all'iniziativa della Fondazione Falcone

Un lenzuolo bianco per ricordare tutte le vittime di mafia. Anche l’Università di Catania ha aderito alla campagna social #unlenzuolocontrolamafia promossa dalla Fondazione Falcone esponendo sulla facciata del Palazzo centrale il simbolp della lotta alla mafia. L’ateneo catanese ha anche aderito al progetto 'Capaci di Crescere 2021' e realizzato da Fondazione Ebbene partecipando ieri al momento di sport e aggregazione attorno all’albero Falcone posizionato all’ingresso del Polo Educativo Villa Fazio. Nei giorni scorsi, inoltre, il rettore Francesco Priolo ha siglato a Roma - insieme con il procuratore nazionale della direzione nazionale Antimafia e Antiterrorismo. Federico Cafiero de Raho, dal direttore dell’agenzia nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati, prefetto Bruno Corda - un importante protocollo d’intesa per lo studio congiunto di alcuni aspetti riguardanti la confisca di beni alla criminalità organizzata

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