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Covid, da metà giugno il certificato verde: QR code nelle app. Cos'è il green pass

Il green pass sanitario europeo «sarà pronto a metà giugno». Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa al termine del Consiglio europeo a Bruxelles.

«Il certificato verde lo avranno quelli che si sono vaccinati alla seconda vaccinazione, quelli che hanno passato un tampone, in questo caso sarà a scadenza, e poi i guariti dal Covid». Lo ha detto il ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale, Vittorio Colao.

«Siamo contenti dei risultati della versione europea che abbiamo già testato. Da metà giugno saremo pronti e il primo di luglio partirà», ha spiegato Colao sottolineando che «chi avrà il certificato non dovrà fare le quarantene e non dovrà sottoporsi a possibili restrizioni».

«E' un certificato, non è un passaporto - ha proseguito il ministro - forse non bisognerà scaricarlo, molto probabilmente si riceverà direttamente una notifica e chi ha l’app Io lo potrà avere lì dentro. Anche Immuni avrà dentro il certificato che è un Qr code e potrà essere messo dappertutto».

COVID-19: i certificati verdi digitali dell'Ue disponibili da luglio

Il 17 marzo 2021 la Commissione europea ha presentato una proposta intesa a creare un certificato verde digitale per agevolare la libera circolazione sicura dei cittadini nell'UE durante la pandemia di COVID-19. I certificati verdi digitali saranno validi in tutti gli Stati membri dell'UE.

Cos'è un certificato verde digitale?

Un certificato verde digitale è una prova digitale attestante che una persona:

  • * è stata vaccinata contro la COVID-19
  • * ha ottenuto un risultato negativo al test oppure
    * è guarita dalla COVID-19.

Caratteristiche principali del certificato

    • * In formato digitale e/o cartaceo
      * Con codice QR
      * Gratuito
      * Nella lingua nazionale e in inglese
      * Sicuro e protetto
      * Valido in tutti i paesi dell'UE

Come si ottiene il certificato?

Le autorità nazionali sono responsabili del rilascio del certificato. Potrebbe, ad esempio, essere rilasciato dagli ospedali, dai centri di test o dalle autorità sanitarie.

La versione digitale può essere salvata su un dispositivo mobile. I cittadini possono inoltre richiedere una versione cartacea. Entrambe le versioni disporranno di un codice QR contenente le informazioni essenziali e di un sigillo digitale per garantire l'autenticità del certificato.

In che modo contribuirà alla libera circolazione?

Il certificato verde digitale sarà accettato in tutti gli Stati membri dell'UE. Contribuirà a far sì che le restrizioni attualmente in vigore possano essere revocate in modo coordinato. Quando viaggiano, tutti i cittadini dell'UE o i cittadini di paesi terzi che soggiornano o risiedono legalmente nell'UE in possesso di un certificato verde digitale dovrebbero essere esentati dalle restrizioni alla libera circolazione allo stesso modo dei cittadini dello Stato membro visitato.

Se uno Stato membro continua a imporre ai titolari di un certificato verde digitale l'obbligo di quarantena o di effettuare un test, deve comunicarlo alla Commissione e a tutti gli altri Stati membri e giustificare tale decisione.

Come funzionerà il certificato?

  • * Il certificato verde digitale contiene un codice QR con una firma digitale per impedirne la falsificazione.
  • * Al momento del controllo del certificato, si procede alla scansione del codice QR e alla verifica della firma.
  • * Ogni organismo autorizzato a rilasciare i certificati (ad esempio un ospedale, un centro di test o un'autorità sanitaria) ha la propria chiave di firma digitale. Tutte le chiavi di firma sono conservate in una banca dati protetta in ciascun paese.
  • * La Commissione europea creerà un gateway, mediante il quale tutte le firme dei certificati potranno essere verificate in tutta l'UE. I dati personali codificati nel certificato non passeranno attraverso il gateway dato che ciò non è necessario per verificare la firma digitale. La Commissione europea aiuterà inoltre gli Stati membri a sviluppare un software che potrà essere utilizzato dalle autorità per controllare i codici QR.

I cittadini che non sono ancora vaccinati potranno recarsi in un altro paese dell'UE?

Sì. Il certificato verde digitale è inteso ad agevolare la libera circolazione all'interno dell'UE. Non costituirà un prerequisito per la libera circolazione, che costituisce un diritto fondamentale nell'UE. Il certificato verde digitale può anche fornire prova dei risultati dei test, che spesso sono richiesti nell'ambito delle restrizioni sanitarie applicabili..

Offre agli Stati membri l'opportunità di adeguare le restrizioni in vigore per motivi di salute pubblica. L'auspicio è che essi tengano conto di questa prova dello stato COVID-19 delle persone per agevolare gli spostamenti.

Ha importanza quale vaccino i cittadini hanno ricevuto?

I certificati di vaccinazione saranno rilasciati a una persona vaccinata con qualsiasi vaccino contro la COVID-19.

Per quanto riguarda la deroga alle restrizioni alla libera circolazione, gli Stati membri dovranno accettare i certificati di vaccinazione per i vaccini che hanno ottenuto l'autorizzazione all'immissione in commercio nell'UE.

Gli Stati membri potranno decidere di estendere questa possibilità anche ai viaggiatori dell'UE che hanno ricevuto un altro vaccino.

Quali dati sono inclusi nel certificato?

Il certificato verde digitale contiene informazioni fondamentali necessarie quali nome, data di nascita, data di rilascio, informazioni pertinenti su vaccino/test/guarigione e identificativo unico.

I certificati comprenderanno solo una serie limitata di informazioni necessarie, che non potranno essere conservate dai paesi visitati. A fini di verifica, vengono controllate solo la validità e l'autenticità del certificato, verificando da chi è stato rilasciato e firmato. Tutti i dati sanitari sono conservati nello Stato membro che ha rilasciato un certificato verde digitale.

La Commissione collabora con l'Organizzazione mondiale della sanità per garantire che i certificati rilasciati nell'UE possano essere riconosciuti anche nel resto del mondo. La Commissione è inoltre in contatto con l'ICAO, l'organizzazione internazionale che rappresenta il trasporto aereo.

 

LA CERTIFICAZIONE VERDE IN ITALIA

Che cosa si intende per certificazione verde Covid-19?

Per certificazione verde si intende una certificazione comprovante uno dei seguenti stati:
  • * l’avvenuta vaccinazione contro il SARS-CoV-2
  • * la guarigione dall’infezione da SARS-CoV-2 (che corrisponde alla data di fine isolamento, prescritto a seguito del riscontro di un tampone positivo)
  • * il referto di un test molecolare o antigenico rapido per la ricerca del virus SARS-CoV-2 e che riporti un risultato negativo, eseguito nelle 48 ore antecedenti.

Esempi:

  • * il normale certificato vaccinale rilasciato dalla Regione o dalla ASL alla fine del ciclo vaccinale, che indica anche il numero di dosi somministrate rispetto al numero di dosi previste per l’individuo, è considerato un certificato verde Covid-19
  • * il normale certificato vaccinale rilasciato dalla Regione o dalla ASL dopo la prima dose, che indica la data della seconda dose (se prevista), è considerato un certificato verde Covid-19
  • * il certificato di fine isolamento rilasciato dalla ASL è considerato un certificato verde Covid-19
  • * il referto del test antigenico negativo effettuato presso le farmacie autorizzate o i medici di medicina generale/pediatri di libera scelta è considerato un certificato verde Covid-19.

Chi rilascia la certificazione verde Covid-19? E che validità hanno le certificazioni verdi Covid19?

  • * La certificazione verde Covid-19 di avvenuta vaccinazione contro il SARS-CoV-2 viene rilasciata in formato cartaceo o digitale dalla struttura sanitaria o dal Servizio Sanitario Regionale di competenza. Al momento, la validità è dal quindicesimo giorno dopo la somministrazione della prima dose fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale (quando sono previste 2 dosi) e di nove mesi dal completamento del ciclo vaccinale.
  • * La certificazione verde Covid-19 di avvenuta guarigione da COVID-19, viene rilasciata in formato cartaceo o digitale, contestualmente alla fine dell’isolamento, dalla struttura ospedaliera presso cui si è effettuato un ricovero, dalla ASL competente, dai medici di medicina generale o dai pediatri di libera scelta. Al momento, la validità è di sei mesi dalla data di fine isolamento.
  • * La certificazione verde Covid-19 di effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare per la ricerca del virus SARS-CoV-2 con esito negativo è rilasciata dalle strutture sanitarie pubbliche, private autorizzate, accreditate, dalle farmacie o dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta che erogano tali test. La validità della certificazione è di 48 ore dal prelievo del materiale biologico.

Cosa posso fare se sono in possesso di una certificazione verde?

Il decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52 prevede, oltre che per comprovate esigenze lavorative o per situazioni di necessità o per motivi di salute, la possibilità di spostamento in entrata e in uscita dai territori collocati in zona rossa o arancione, anche ai soggetti muniti di certificazione verde.

Il decreto-legge 18 maggio 2021, n. 65 prevede che dal 15 giugno 2021, in zona gialla, sono consentite le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose, anche al chiuso, nel rispetto di protocolli e linee guida specifiche e con la  prescrizione che i partecipanti siano muniti di una delle certificazioni  verdi.

Se ho una o più certificazioni verdi, posso non indossare la mascherina, non igienizzare frequentemente le mani, non rispettare il distanziamento fisico?

No, le misure di igiene vanno sempre rispettate, in quanto non può essere garantita la totale eliminazione del rischio di prima infezione nei vaccinati o di reinfezione nei guariti, anche a causa della circolazione delle varianti, nè può essere escluso il rischio di trasmissione del virus. Ugualmente, non è escluso il rischio di prima infezione e, conseguentemente, il rischio di trasmissione in chi abbia un tampone negativo.

Pertanto, tutti i cittadini devono continuare a:

  • * indossare le mascherine
  • * rispettare il distanziamento fisico
  • * igienizzare frequentemente le mani

anche se in possesso di una certificazione verde Covid-19.

Posso ottenere la certificazione verde anche con un test sierologico positivo?

No, al momento il test sierologico non è un test previsto per il rilascio della certificazione verde.

Cosa succede alla scadenza della certificazione verde?

Per quanto riguarda i tempi attualmente indicati per la validità della certificazione verde Covid-19 di avvenuta vaccinazione contro il SARS-CoV-2 e della certificazione verde Covid-19 di avvenuta guarigione da COVID-19, va precisato che tale scadenza è stata fissata provvisoriamente, anche in vista dell’imminente entrata in vigore del Digital Green Certificate, previsto da una proposta di Regolamento europeo, che dovrebbe essere approvata a breve ed entrare in vigore nel corso del prossimo mese di giugno. Le indicazioni per l’emissione di dette certificazioni saranno soggette a periodica revisione, sulla base delle evidenze scientifiche che si renderanno disponibili e delle indicazioni che verranno fornite in ambito UE.

Cosa è il Digital Green Certificate?

Per Digital Green Certificate (DGC) si intende un certificato, digitale o cartaceo, identificato come di:
  • avvenuta vaccinazione contro il COVID-19
  • avvenuta guarigione da COVID-19
  • effettuazione di un test molecolare o antigenico per la ricerca di SARS-CoV-2 con risultato negativo,

che sia interoperabile a livello europeo, attraverso un codice a barre bidimensionale (QRcode), verificabile attraverso dei sistemi di validazione digitali, associato ad un codice identificativo univoco a livello nazionale. L’interoperabilità europea si avrà grazie alla definizione di dati e regole comuni, che devono essere utilizzate per l’emissione dei certificati nei 27 Paesi dell’Unione Europea e allo sviluppo di piattaforme e strumenti informatici nazionali ed europei deputati a garantire l’emissione, la validazione e l’accettazione dei certificati. Il DGC sarà gratuito e in italiano e inglese e, per la Provincia Autonoma di Bolzano, anche in tedesco.

Qual è la finalità del Digital Green Certificate?

La finalità è quella di facilitare la circolazione dei cittadini tra i diversi Paesi dell’Unione Europea, attraverso la definizione di criteri comuni tra i 27 Paesi e l’utilizzo di certificati interoperabili, che potrebbero evitare periodi di quarantena o ulteriori test. Un’altra finalità è la riduzione delle falsificazioni dei certificati. Il possesso di uno dei certificati non rappresenta un prerequisito per viaggiare, ma agevola gli spostamenti.

Quando entrerà in vigore il Digital Green Certificate (DGC)?

L’entrata in vigore è prevista pergiugno 2021.

L’Italia aderirà al Digital Green Certificate (DGC)?

Sì, l’Italia aderirà e si sta realizzando, insieme alle Regioni, la piattaforma nazionale, che permetterà il rilascio centralizzato dei DGC che saranno interoperabili sia a livello nazionale sia a livello europeo attraverso l’apposito gateway europeo che assicurerà la verifica della loro validità al momento dell’ingresso in qualsiasi altro Stato dell’Unione Europea.

La certificazione verde Covid-19 e il Digital Green Certificate Europeo sono la stessa cosa?

No. I certificati verdi sono rilasciati in ambito regionale e sono validi solo sul territorio nazionale e fino all’entrata in vigore del Digital Green Certificate, che verrà invece emesso da una piattaforma nazionale, alimentata con i dati trasmessi dalle Regioni, e conterrà un codice a barre bidimensionale (QRcode) per verificarne digitalmente l’autenticità e validità. Sarà necessario per muoversi in Unione Europea oltre a valere sul territorio nazionale per gli spostamenti e le attività per i quali è richiesta certificazione.

La certificazione verde mi consente anche di recarmi negli altri Paesi europei?

La certificazione verde Covid-19 è valida solo sul territorio nazionale, in quanto al momento il sistema e le regole del Digital Green Certificate non sono entrati in vigore, pertanto per recarsi all’estero si è soggetti alle normative dei singoli Paesi.

Consultare i siti istituzionali degli altri Paesi prima di mettersi in viaggio.

 

 

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