L’Ufficio stampa del Presidente del Senato comunica che il Presidente Elisabetta Casellati ha sporto denuncia per una escalation di odio iniziata nell’ultimo mese con una serie di lettere anonime e culminata ieri in pesanti minacce di morte sui social network. L’11 marzo scorso per il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ci furono perquisizioni da parte della Polizia della Digos in varie città italiane nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Roma. L’indagine, coordinata dal Procuratore di Roma Michele Prestipino, ipotizza il reato di offesa all’onore e al prestigio del capo dello Stato. Tra le offese che ricevette Mattarella: «Armiamoci e andiamo ad ammazzare quel figlio di Troia», «ti auguro di morire male», «non vedo l’ora che ci sia il tuo funerale», «pezzo di m. ti voglio vedere morto». Tra i tweet che minacciano di morte la Presidente del Senato troviamo frasi come: «Ammazziamo la Casellati» oppure «Uccidere la Casellati». Nel mese di maggio la seconda carica dello Stato ha ricevuto anche lettere minatorie, con ingiurie, minacce e ritagli di stampa sulla vicenda relativa ai voli di Stato.
Solidarietà e vicinanza a @Pres_Casellati per le minacce di morte. Il dissenso e la contestazione non dovrebbero mai trascendere in violenza e offese.
— Mara Carfagna (@mara_carfagna) May 28, 2021
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiamato al telefono il Presidente del Senato Elisabetta Casellati, per esprimerle la sua vicinanza e solidarietà personale per le minacce di morte di cui di recente è stata fatta oggetto, mediante lettere e post sui social network. Lo si apprende da fonti del Senato: La chiamata del Capo dello stato è giunta mentre Casellati stava visitando gli stand del Salone nautico di Venezia