
Continua la polemica sulla Partita del cuore. Gianluca Pecchini, ex direttore generale dell’Associazione Nazionale Italiana Cantanti, dimessosi dopo le accuse di Aurora Leone dei The Jackal di averla esclusa dalla cena della vigilia in quanto «donna», annuncia di aver presentato querela per diffamazione aggravata nei confronti dell’attrice «e di chi con lei mi ha leso nella reputazione, così da tutelare i miei diritti, la mia immagine e, soprattutto, la mia dignità di uomo e di professionista».
L’iniziativa, assunta presso la procura di Torino e affidata all’avvocato Gabriele Bordoni, «è stata necessaria - spiega il legale - per ristabilire la verità dei fatti; l’uso diretto e personale dei sistemi di comunicazione di massa consente ampia libertà di espressione a chiunque ed è un valore da salvaguardare che va tenuto però ben distinto dalla loro strumentalizzazione. La critica e le opinioni sono sacrosante, ma non lo è affatto la propalazione di notizie infondate».
Torna sulla vicenda anche Enrico Ruggeri, capitano della Nazionale Cantanti, con un lungo post su Facebook: «Aurora e Ciro sono stati invitati dalla squadra avversaria (i Campioni per la Ricerca, ndr). Abbiamo deciso comunque di ospitarli nel nostro albergo. Non so quando, ma evidentemente a un certo punto viene detto loro che solo Ciro avrebbe giocato: presumo che, non essendo noi riusciti a trovare nessuna cantante donna disposta a giocare con noi, come invece altre volte era successo, anche i nostri avversari abbiano pensato di schierare una squadra solo maschile... Per onestà dico che non so quando questa decisione sia stata comunicata ad Aurora, in realtà io non la conoscevo, ma va detto che il problema non era di nostra competenza. Per fortuna noi avevamo da tempo scelto di dare comunque un segnale chiamando a dirigere la partita una terna arbitrale femminile (ci piaceva che una donna decidesse e noi fossimo costretti ad ubbidire...)».
«Da 40 anni la nostra abitudine è quella di allestire un tavolo per la squadra, uno per lo staff e altri per gli ospiti, di qualunque sesso siano», scrive ancora, «quindi ESCLUDO NEL MODO PIÙ ASSOLUTO che una persona pacata, intelligente ed avveduta come Gianluca Pecchini abbia pronunciato una frase suicida come «non puoi sederti perché sei una donna"!». Ruggeri racconta le ore febbrili dopo l’esplosione della 'bombà, la riunione fiume e il «panico» dopo la decisione di Eros Ramazzotti di non scendere in campo, la sua frase "infelicissima" al Tg4 ("se qualcuno la conosce", che probabilmente suona come un «non so chi sia"), riferita ad Aurora Leone. Poi l’idea delle dimissioni di Pecchini, «che per salvare l’evento accetta, rovinando la vita a se stesso e alla sua famiglia (qualche giorno dopo sua figlia avrà un attacco di cuore da stress). La stessa persona che lo getta nel precipizio cambia idea e decide comunque di non giocare, seguito da altri...».
«Questo è quello che è successo, nulla di più e nulla di meno e la cosa che più mi rattrista è che per 'un fattò che nella realtà non era neppure «un fatto» sia stata rovinata un’iniziativa bella come quella della Partita del cuore - chiosa Ruggeri - che in questi anni aveva reso felici molte persone, me per primo». Lo stesso cantante aveva riacceso ieri la polemica con un tweet, pubblicando una sua foto a tavola con il Sona Calcio: "Pranzo pre-partita. I giocatori sono in un tavolo a parte. Funziona così in tutto il mondo», aveva scritto. Un post commentato da Bugo con una frase dai toni molto duri: «Bravo Enrico. Dovremmo mostrare quando alla Partita del Cuore 2020 erano con noi la Amoroso, Madame e Roberta Vinci. Tutti questi ebeti da social meriterebbero 2 o 3 carciofi nel c... per svegliarsi». Parole accolte con sgomento da diversi fan: «Basta offese», «Mi sa che aveva ragione Morgan», si legge tra i commenti social. E Morgan, protagonista di uno "storico" scontro con Bugo a Sanremo 2022, è tornato in tendenza su Twitter. (ANSA).
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