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Ora le funivie scoprono guasti e avarie: diverse ferme alle prese con i controlli

Gli impianti di risalita, che siano cabinovie, funivie o seggiovie, si sa che hanno bisogno di una manutenzione severissima e costante. E non è raro che chiudano i battenti per verifiche eccezionali. Anche se adesso a sentir parlare di un impianto chiuso viene subito alla mente la tragedia sulla funivia Stresa Mottarone, quando il 23 maggio scorso hanno perso la vita 14 persone.

Nell'Italia delle vette e dei panorami spettacolari di funivie ce ne sono tante, che vanno su e giù per tutto l'anno e devono tenere sotto controllo la velocità, l'andatura, l'oscillazione e tanti altri elementi tecnici. Se qualcosa non torna, ci si ferma. Deve essere accaduto questo, secondo una ricerca effettuata dall'AGI su diverse strutture, alle funivie di Oropa nel biellese, in Piemonte, così come agli impianti in Val di Lei in Valchiavenna e a quelli del Passo dello Stelvio.

Casi di aperture annunciate e rinviate

Tre casi di aperture annunciate e subito rinviate, anche se per motivi diversi. Sul sito Internet della funivia di Oropa, situata alle spalle del Santuario, che in meno di 10 minuti arriva a 1900 metri di altitudine, vicinissimo al lago del Mucrone, il 19 maggio è stato inserito un messaggio: "Da sabato 22 maggio 2021 si riparte! Finalmente è arrivata la bella notizia! da sabato 22 maggio sarà nuovamente possibile raggiungere le nostre amate montagne usando la funivia". Ma il giorno indicato è arrivata la marcia indietro: un altro avviso informa che la "funivia è momentaneamente chiusa causa guasto elettrico. Verrà ripristinata in settimana, apertura prevista per sabato 29 maggio".

Ma a oggi, telefonando al numero indicato nei contatti (0152455929), pare nulla sia ancora cambiato: una voce registrata in segreteria spiega che "l'impianto è fermo a causa di un guasto tecnico, ripartiremo il prima possibile".

In Valchiavenna, in provincia di Sondrio, il 30 maggio, con una "comunicazione urgente" apparsa sul sito Internet di Skiarea, hanno chiuso gli impianti della Val di Lei, la parte alta di Madesimo, dove si trovano due belle piste rosse, lasciando con gli sci al palo gli oltre 300 sciatori che avevano già acquistato il biglietto.

Il motivo è spiegato nella nota pubblicata sul sito: "Dopo le verifiche e le prove effettuate in data odierna abbiamo rilevato un danno meccanico alla seggiovia della Val di Lei non risolvibile in breve tempo. Ci vediamo costretti ad annullare tutta l’apertura prevista per il mese di giugno relativamente agli impianti della Val di Lei. I biglietti acquistati e non goduti verranno integralmente rimborsati". La tempistica per la soluzione del problema prende oltre un mese: "Dal 12 giugno proseguiremo con il calendario estivo già comunicato in precedenza" si legge ancora.

Apertura rinviata anche per gli impianti del Passo dello Stelvio. Il ghiacciaio, con oltre venti km di piste tra i 2.758 metri del Passo e i 3.450 del Monte Cristallo, è la più vasta area sciabile estiva delle Alpi, di solito fruibile da maggio a novembre. In questo caso non si tratta di un guasto tecnico da risolvere ma, come si legge sul sito passostelvio.eu, dell'impossibilità di effettuare alcuni controlli necessari prima della riapertura. Una nota spiega: "Causa sospensione delle attività ricognitive, indipendenti dalla nostra volontà, con grande dispiacere ci vediamo costretti a posticipare la  data di apertura degli impianti di risalita al prossimo 12 Giugno".

E un count down lampeggiante che indica il tempo rimanente all'apertura degli impianti fa ben sperare che la tanto agognata ripresa ci sarà.

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