
Per l’uscita dalla pandemia «siamo sulla buona strada, ma non ancora al traguardo». In tutto questo periodo di «stress straordinario» per l’Italia, però, il nostro Paese «non è stato né inerte né passivo». Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sceglie Milano, tra le città più colpite dal Covid 19, per incoraggiare e, allo stesso tempo, esortare a comportamenti corretti e responsabili per uscire definitivamente dalla crisi sanitaria la quale, però, ci ha lasciato un’esperienza.
«Ognuno ha bisogno degli altri, ciascuno di noi ha avuto bisogno di tutti gli altri e viceversa, e questo è un criterio che speriamo non venga rimosso. Non lo sia a livello di relazione tra le persone, e neanche nelle relazioni tra gli Stati. E’ un insegnamento che sarà bene custodire e mettere a frutto», è la riflessione del Capo dello Stato. Alla Statale di Milano, Mattarella ricorda che «non è stato uno stress test straordinario solo per l’Università, lo è stato per tutti, in ogni parte del mondo ed è bene mantenere alta l'attenzione su quanto avvenuto soprattutto perché quando l'emergenza sarà alle nostre spalle sarà bene non cancellarla dal ricordo, tenerla sempre presente per ricavarne alcuni criteri di comportamento».
«In questa stagione - ha sottolineato il Presidente parlando agli studenti e al Corpo accademico - è emerso agli occhi di tutti il valore della scienza e della ricerca. Non saremo mai abbastanza grati al mondo della scienza per la velocità e l’impegno con cui hanno consegnato all’umanità gli strumenti per sconfiggere la pandemia». «La tentazione irrefrenabile è rifarsi alla citazione del Gorgia, professore, del medico e del filosofo trascurati a vantaggio del retore e del sofista che diffondono promesse e illusioni. Verrebbe da dire che il mondo mantiene una certa continuità ma per fortuna non è sempre così e lo abbiamo visto in questa stagione», sottolinea Mattarella rivolgendosi al professor Ivano Dionigi - tra i relatori dell’evento - e citando il celebre dialogo di Platone.
«I docenti insegnano, trasmettono conoscenze, verificano i processi di apprendimento degli studenti ma gli uni e gli altri sono accomunati dalla ricerca che devono sempre coltivare di nuovi ambiti e confini di conoscenza», sottolinea il capo dello Stato. Che il Paese non sia rimasto inerte durante questo tormentato periodo lo prova il rinnovato hub di Linate: "L'Italia ha reagito con saggezza anche coltivando le ragioni della resilienza e pensando al futuro post pandemia», ha spiegato Mattarella durante l’inaugurazione della nuova area imbarchi dello scalo milanese. «Questo aeroporto ne è un esempio e dimostrazione - ha aggiunto - perché non ritorna alle condizioni passate ma presenta un’immagine totalmente nuova e adatta al futuro». Alla base «una scelta coraggiosa da parte della Sea: quella di continuare e completare il progetto e i lavori iniziati due anni fa», ha sottolineato il Presidente. La Sea, la società che gestisce gli scali milanesi, ha dimostrato «un coraggio ben motivato, una prova di fiducia nel futuro che merita grande apprezzamento», secondo il presidente, il quale ha rivolto un pensiero «a coloro che vi lavorano e a coloro che attendono di tornare a lavorare qui». «Perché durante la pandemia, «il traffico aereo è stato talmente compresso da giungere quasi all’azzeramento e questo pone per le istituzioni un’esigenza e un obbligo di attenzione per l'importanza che il trasporto aereo riveste. Un’attenzione - ha concluso il Capo dello Stato - per sorreggere e incentivare la ripresa del trasporto aereo, dei trasporti in generale e del turismo». Infine il Capo dello Stato ha toccato il tema del "coinvolgimento del ruolo della cultura» nella ristrutturazione "grazie al rapporto con la Triennale che sarà per i viaggiatori di grande significato, e Linate è sempre stato all’avanguardia per il design».
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