Marijuana e hashish dalla Spagna in pacchi affidati a corrieri ufficiali e tracciati fino alla consegna con gps per monitorarne il viaggio ed eventuali ispezioni. I carabinieri del Comando provinciale di Torino hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal gip del capoluogo piemontese, nei confronti di 5 italiani e un albanese ritenute responsabili di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti: una custodia cautelare in carcere, una agli arresti domiciliari e 4 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. Le indagini, condotte dalla Compagnia San Carlo tra maggio 2018 e ottobre 2019, hanno permesso di individuare un gruppo dedito allo smercio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti. Sui pacchi figurava l’indirizzo reale del destinatario ma associato ad un nome del tutto inesistente: l’interessato, pochi minuti prima dell’arrivo del corriere, inseriva la falsa etichetta corrispondente al nome di fantasia sul citofono del condominio in modo da ricevere il pacco con la droga, senza che risultasse in alcun modo il suo nome. I nominativi fittizi dei destinatari e gli indirizzi delle consegne sono tutti risultati riconducibili in via diretta o indiretta agli indagati: appartamenti affittati online ad hoc tramite siti specializzati, la casa della nonna di uno degli indagati e appartamenti in uso a questi ultimi (ma con nomi fittizi). I nominativi delle società mittenti spagnoli sono risultati inesistenti. Nel corso dell’attività investigativa sono stati arrestati un corriere che trasportava 120 kg di marijuana, per un valore al dettaglio che supera il milione di euro, e 13 pusher; sequestrati 55 kg di hashish e marijuana e una pistola rubata.