
“L’Italia dovrebbe cercare di creare posti di lavoro e dare una spinta all’economia investendo su infrastrutture e manutenzione stradale nell’ambito di un programma coordinato che consideri i fondi del Pnrr come aggiuntivi a quelli che il Paese già ha a disposizione”. Queste le parole pronunciate da Massimo Ferrari, General Manager Corporate and Finance di Webuild, durante un’intervista al canale televisivo economico Class CNBC.
"È nell’interesse del Paese investire in settori come le infrastrutture per la mobilità sostenibile e la sanità – dice Ferrari – . L’Italia ha un debito che si sta espandendo rapidamente anche a causa delle misure adottate per combattere la pandemia. Ricordiamo che l’infrastruttura ha un effetto moltiplicatore molto alto, maggiore di 1,3. È in grado di creare occupazione e stimolare la crescita economica. Il governo sa che possiamo finanziare tutte le infrastrutture di cui l’Italia ha bisogno, sia con fondi nazionali che europei. Il rilancio delle opere infrastrutturali dovrebbe partire dalla progettazione di nuove opere ma anche dall’attivazione di quelle già pronte, come il Ponte sullo Stretto di Messina. In Sicilia si stanno progettando tanti chilometri di ferrovia, quindi il Ponte sarebbe il loro naturale prolungamento verso la Calabria e il nord Italia. Il progetto del Ponte è stato approvato anni fa da tutte le istituzioni. Può partire tra quattro mesi, creando occupazione e valore per la filiera che lavora con noi in tutta Italia”, conclude.
14 Commenti
Cannella
12/06/2021 12:52
non sarebbe meglio fare cose utili per i cittadini, anziché, per le multinazionali?
mikepz
12/06/2021 19:41
una multinazionale italiana che lavora ti fa così schifo? è un'opera utile che farà partire tante altre opere
Ciro
12/06/2021 13:28
Una idiozia su tutti i punti di vista! Un ponte lungo più di 3000 metri a campata unica sospeso su una faglia in una zona a venti altissimi dovrebbe restare chiuso per diversi giorni l'anno per i precedenti del ponte a campata unica più lungo al mondo chiuso di sovente. Ma quello che fa capire che il progetto è una IDIOZIA è il fatto che il ponte a campata unica attualmente realizzato non è più lungo di 3000 metri e neanche poco più piccolo... è di 1800 metri!!! In pratica il progetto è così ambizioso da non pretendere di realizzare un ponte poco più lungo di quello mai realizzato ma di passare direttamente da un ponte che al massimo è stato realizzato di 1800 metri che ha innumerevoli problemi, ad uno lungo quasi il doppio!!! In un paese che per manutenzione ha forse il record dei ponti che crollano!!! Ma a chi state prendendo per il sedere??? E' l'ennesima opera che tanto non avrà mai fine con problemi e problematiche sempre nuove che finiranno con il dragare miliardi dalle casse dello stato che tanto non verrà mai realizzata!!! La manna per la imprenditoria cialtrona italica e la classe politica corrotta che ci caratterizza!!! Saluti
Nino
12/06/2021 14:41
Buffoni, smettete di prendere in giro la gente.
Giovanni Chini
12/06/2021 15:13
È questo il momento ideale per avviare questo importantissimo progetto: ci sono le risorse finanziarie, è subito disponibole una delle più importanti impresa a livello mondiale, in qusta situazione ORA O MAI PIU'!!!! QUESTO GOVERNO DEVE TASSATIVAMENTE AVVIARE QUES'OPERA SE COME AFFERMA VIOLE PROMUOVERE L'ITALIA NEI CONFRONTI DELL'EUROPA E DEL MONDO !!!! MI AUGURO DA ITALIANO VERO CHE SARÀ COSÌ!!!! FIRMATO : GIOVANNI CHINI
Giovanni Chini
12/06/2021 15:13
È questo il momento ideale per avviare questo importantissimo progetto: ci sono le risorse finanziarie, è subito disponibole una delle più importanti impresa a livello mondiale, in qusta situazione ORA O MAI PIU'!!!! QUESTO GOVERNO DEVE TASSATIVAMENTE AVVIARE QUES'OPERA SE COME AFFERMA VIOLE PROMUOVERE L'ITALIA NEI CONFRONTI DELL'EUROPA E DEL MONDO !!!! MI AUGURO DA ITALIANO VERO CHE SARÀ COSÌ!!!! FIRMATO : GIOVANNI CHINI
Francesco Perdichizzi
12/06/2021 15:36
La trovo assolutamente di buon senso oltre che indispensabile per lo sviluppo dell'economia siciliana e dell'Italia intera. Avete idea di cosa significa intercettare tutte le merci che arrivano nel mediterraneo da Gilbiterra e da Suez e distribuirle col treno in tutta europa. Dove sono i politici siciliani, dovrebbero organizzare le barricate per ottenere quest'opera.
Ennio Leoniddi
12/06/2021 18:50
Per un opera faraonica come il ponte proposto bisognerebbe mettere in piedi un grande dibattito in cui fare intervenire personalita' tecnico-scientifiche che evidenzino i rischi di crollo cui l'opera andrà incontro, considerate le critiche condizioni geologico- geotecniche che il contesto presenta. La spinta economica che l'opera produrra' non può essere avulsa dal potenziale rischio di rovina intrinseco che ogni opera infrastrutturale purtroppo contiene per sua natura tecnico-tecnogica.
Mario
12/06/2021 23:04
Vedo commenti di ogni sorta e quindi mi permetto di aggiungere il mio, anche se può non essere il più autorevole. Sono un giovane ingegnere civile del Politecnico di Milano. Da sempre sono stato a favore delle grandi opere, come la TAV verso Lione e il gasdotto in Puglia (anzi ritengo veramente da idioti opporsi a queste due). Riguardo il ponte sullo stretto sono sempre più perplesso, ho anche avuto modo di confrontarmi con uno dei progettisti e ho aumentato le mie titubanze, anziché fugarle. Anzitutto parliamo della lunghezza, oltre 3000 m non è semplicemente il ponte più lungo al mondo, è qualcosa di diverso. Attualmente i ponti più lunghi sono uno in Giappone e uno che sarà ultimato a breve in Turchia. Entrambi si attestano sui 2000 m, cioè qualche centinaio di metri in più dei ponti lunghi standard, che vanno dai 1500 m ai 1900 m. Si è impiegato quasi un secolo per passare da 1 a 2 km di campata con decine e decine di ponti, grazie all'evoluzione tecnologica; ora si vuole usare la stessa tecnologia per saltare in un colpo solo oltre i 3 km. Nominando il ponte in Giappone bisogna peraltro ricordare che il traffico ferroviario è stato sospeso subito dopo l'inaugurazione. I treni infatti, oltre che essere molto più pesanti dei veicoli stradali, richiedono anche una stabilità dell'infrastruttura molto superiore. Non a caso i ponti sospesi, intrinsecamente molto flessibili, sono riservati al solo traffico stradale (che sopporta vibrazioni maggiori). Per le ferrovie si adottano in genere soluzioni più rigide. In questo caso la soluzione a ponte sospeso è di fatto obbligata perché si tratta della tecnica che permette di ottenere le campate più lunghe e la distanza da coprire è davvero enorme. Premesso che gli ingegneri italiani sono storicamente fra i migliori al mondo (anche se in Italia tutto ciò non è cultura collettiva purtroppo) e normalmente hanno la mia più grande ammirazione, devo ammettere di aver trovato molta superficialità parlando con uno dei progettisti. Anzitutto non si è studiato a fondo l'idea di avvicinare i piloni piantandoli nel mare, sottocosta, in modo da ridurre la campata principale che, come detto, è troppo lunga. Inoltre si è scartata come una baggianata l'ipotesi di usare una tecnica mista a ponte sospeso e strallato, che permetterebbe di alleggerire il cavo principale e irrigidire l'insieme. È ciò che è stato fatto per il terzo ponte sul Bosforo (peraltro molto più corto), ma qui "siamo già abbastanza fighi con una campata unica fra le due coste che non abbiamo bisogno di avvicinare i piloni o di ricorrere a tecniche miste". Sostanzialmente si vogliono raddoppiare i cavi di acciaio usati in Giappone per poter aumentare la campata e accogliere anche i treni, destinando così oltre l'80% della resistenza al peso proprio dei cavi stessi, il resto ai veicoli. Siamo sempre alla tecnica classica già in uso più di mezzo secolo fa, semplicemente su campate dove di fatto perde di efficienza. Per inciso si sta iniziando a pensare a un ponte sospeso sopra Gibilterra, che sarebbe ancora più lungo, lì però la strategia innovativa sarebbe quella di sostituire l'acciaio con la fibra di carbonio, riducendo così drasticamente il peso proprio del ponte e rendendo (forse) fattibile una simile impresa. Sono considerate baggianate anche le soluzioni alternative come appoggiarsi su zattere galleggianti (cosa già fatta altrove), o scavare una galleria sotterranea. È vero che si è studiato per decenni il progetto (e i progettisti dell'interazione col vento già ammettono che sarà necessario chiudere il ponte qualche giorno all'anno, in caso di vento forte). Pare anche che grazie a questi approfonditi studi italiani si sia deciso, altrove, di costruire ponti simili (ma molto più corti, evidentemente). Bisogna ricordare comunque che per problemi simili non si è mai costruito un ponte come quello sullo stretto. Penso ad esempio agli attraversamenti dei fiordi che si stanno per realizzare in Norvegia. In quel caso si stanno studiando gallerie flottanti sospese sott'acqua. In sostanza non mi ha convinto il fatto di utilizzare una soluzione strutturale in modo molto banale, applicando una strategia che normalmente si applica a ponti lunghi la metà e che in genere non ospitano la ferrovia. Non mi ha convinto la supercialitá dei progettisti e come abbiano scartato senza molta considerazione diverse alternative che invece sono già applicate nella realtà. Non si dimentichi oltretutto che il progetto attuale risale agli anni '90 ed è probabilmente diventato obsoleto rispetto alle attuali necessità. Credo che si debba perseguire l'idea di fare un collegamento fra la Calabria e la Sicilia, probabilmente in Cina l'avrebbero già realizzato chiedendo la competenza alle aziende europee. Fra tutte le soluzioni, una galleria sarebbe probabilmente la più semplice. Gli amanti del ponte sostengono che per far scendere i treni sotto al fondale con pendenze accettabili è necessario avere un tunnel lungo decine di km (anche qui è una cosa fattibile, abbiamo già diverse gallerie nelle Alpi di lunghezza paragonabile o superiore). Probabilmente per il traffico stradale sarebbe più opportuno un tunnel più breve e più ripido. Chiaramente è necessario studiare tutte le possibili soluzioni, forse un tunnel ferroviario diventerebbe antieconomico finché non è utilizzato dal traffico merci continentale, e questo non accadrà finché i porti più importanti d'Europa saranno sulla terraferma. Così com'è ci vedo una possibilità che vada bene e venti che vada male. Pensando globalmente l'opera in termini economici su grande scala (cosa dove in Italia siamo purtroppo molto scadenti) si potrebbe forse trovare un buon progetto, magari solo per le automobili, o anche per i treni, integrando un piano del trasporto su ferro.
JEAN
13/06/2021 00:05
Sig. Massimo Ferrari.... Général Manager Corporate and Finance.... etc. Etc. Etc. Io sono un pinco pallino qualunque che le chiede gentilmente di avere il coraggio di vivere la vita normale di un Calabrese o Siciliano qualunque per qualche mese (ad armi pari) capirà subito che il ponte è lungi da essere la nostra esigenza principale. Capirà subito che le famiglie preferirebbero essere unite e non disarticolate chi a Milano chi a Torino chi a Firenze etc. Etc. Etc. Capirà subito che in caso di problemi di salute seri l'appuntamento si chiede negli ospedali del Nord. Capirà subito che fare impresa è mille volte più complicato che al nord. ... vuoi la mafia ..... vuoi la ndrangheta. ... vuoi la burocrazia impressionante. Capirà subito che anche per le cose le più futili è meglio chiedere all'amico dell'amico del compare del cugino. Capirà subito che quello che altrove è normale qui diventa eccezionale. Capirà subito che non sarà l indotto provvisorio del ponte a cambiare le nostre vite. Abbia il coraggio di provare. ... sarà come l'isola dei famosi (quando manca il riso)
carloposa2@gmail.com
13/06/2021 07:39
Se ci sono i presupposti tecnici, se ci sono le sicurezze di costruzione ingegneristiche, se si rispettano i parametri ambientali, ebbene: che si faccia il ponte, e a seguire fare una rete ferroviaria nell'intero sud, moderna!!
Mario
13/06/2021 09:55
A tutti quelli che dicono che non è utile il ponte di Messina dico di partire ad agosto con 40 gradi e prendere il traghetto con due ore di fila vediamo dopo cosa dicono,figuriamoci,loro prendono l'aereo.
Giuseppe
13/06/2021 23:07
Vorrei informare i disinformati che la campata è di 1600 metri. Tre km è l'intero ponte. Il progetto è sicurissimo solo che ogni volta che bisogna spendere soldi al Sud a tutti gli vengono gli spasmi. Nessuno ha detto nulla quando si è realizzata l'autostrada parallela Milano Venezia che pochissimi usano è una vergogna.
Claudio
14/06/2021 02:02
Opera che si puo fare ma molto difficile sarebbe meglio un tunnel sommerso anche se da prevedere eventuali terremoti
tommaso centorrino
14/06/2021 05:34
Ma come fa la campata ad essere 1600 metri se il punto più stretto fra Faro e Cannitello ne conta 3000?