"Credo che ci attenda una estate abbastanza tranquilla. Il fatto di trascorrere più tempo all’aria aperta e i raggi ultravioletti che neutralizzano il virus sono due fattori che ancora una volta ci aiuteranno". Lo ha detto, in un’intervista al Corriere della Sera, Fabrizio Pregliasco, virologo e docente dell’Università Statale di Milano. "Rispetto allo scorso anno - ha aggiunto - abbiamo inoltre un’arma in più,i vaccini. Considerando solo gli over 12, che sono oggetto della campagna vaccinale, la percentuale della popolazione parzialmente protetta sfiora il 60%. Circa il 28% è completamente vaccinato e almeno le persone più anziane sono in una condizione molto più sicura rispetto a un anno fa. Tuttavia temo che potremo andare incontro a una situazione simile a quella che sta vivendo la Gran Bretagna, come se gli inglesi, che hanno anticipato le aperture, fossero già al secondo tempo di uno stesso film. Il fatto che la variante delta si stia diffondendo anche in Italia in un periodo climatico favorevole sarà però per noi un vantaggio perchè correrà più lentamente".
La variante delta è già in Italia
Il report dell’Istituto Superiore di Sanità la segnala a meno dell’1% ma sappiamo che il dato è sottostimato perchè sequenziamo ancora poco. Mi aspetto che come è già successo nel Regno Unito e negli Stati Uniti il ceppo delta diventi presto dominante anche da noi.Gli studi stimano che l’ex indiana sia il 60% più contagiosa rispetto alla variante alfa (inglese) che già era il 50% più contagiosa rispetto al ceppo originale. Per questo tutti dobbiamo mantenere alta la guardia. Secondo i bollettini di questi giorni ci sono circa cento mila persone positive, ma sappiamo che potrebbero essere il doppio, forse il triplo".