La variante Delta del coronavirus SarsCov2, «si sta cercando di controllarla. Chi è vaccinato con due dosi è piuttosto protetto. Mi preoccupano quei circa 2,8 milioni di over 60 che ancora non si sono immunizzati per niente. Se la Delta si diffondesse, il numero di morti potrebbe essere elevato».
Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera l'immunologo Guido Forni. «È improbabile» che la variante non arrivi anche in Italia: "È già in Gran Bretagna, dunque vicina, a differenza delle varianti sudafricana e brasiliana, rimaste piuttosto confinate. Siamo col fiato sospeso. Se prende il largo i casi saliranno a meno che non ci facciamo trovare tutti vaccinati». Il rischio di questa e altre mutazioni non si estinguerà «se la distribuzione dei vaccini nel mondo non sarà uniforme. È necessario rifornire tutti i Paesi attraverso le organizzazioni internazionali non solo per una questione umanitaria ma anche perché è fondamentale bloccare il virus ovunque e impedire che si modifichi. Il Sars-CoV-2 proverà sempre ad acquisire vantaggi su di noi e più lo lasciamo replicarsi più proverà a cambiare».
Protetti dalla doppia dose, «anche infettandosi non ci si ammala gravemente e quasi nessuno muore». Sul mix degli anti-Covid, «gli studi che ne mostrano la validità sono basati su pochi numeri. Tanti lavori però sono in arrivo e confermeranno queste evidenze. Comprendo la paura degli epidemiologi. Io però ragiono da immunologo e non ho paura». Riguardo l’opportunità di allentare l'obbligo della mascherina, «mi sembra che non sia il momento migliore per fare i capricci sulla mascherina - commenta Forni -. È un fastidio ma anche un salvavita». Riapertura delle discoteche? «Aspettiamo».
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