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Ordine dei medici: sospensione "ex lege" per i non vaccinati. Quanti sono?

Sospensione "ex lege" per i medici che non adempiono all’obbligo vaccinale. Lo comunica la Federazione degli ordini dei medici (Fnomceo) in una comunicazione inviata ai presidenti degli ordini provinciali. «In relazione all’obbligo di vaccinazione per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2 per tutti gli esercenti le professioni sanitaria e gli operatori di interesse sanitario», si legge nel documento, la Federazione «è intervenuta presso il Ministero della Salute per acquisire l’esatta interpretazione degli obblighi normativi scaturenti dalle disposizioni su menzionate al fine di fornire precisi indirizzi agli Omceo territoriali. Con nota del 17 giugno», il ministero ha chiarito «la natura della sospensione dall’esercizio professionale dei professionisti che non ottemperino all’obbligo vaccinale e i conseguenti provvedimenti che gli Ordini devono adottare».

La norma attribuisce «all’Azienda sanitaria l’accertamento della mancata osservanza dell’obbligo vaccinale dalla quale discende la sospensione ex lege dall’esercizio della professione sanitaria e dalla prestazione dell’attività lavorativa. L’accertamento viene comunicato dalla ASL all’interessato, al datore di lavoro e agli Ordini professionali perchè ne prendano atto e adottino i provvedimenti e le misure di competenza». A quel punto «la sospensione è comunicata immediatamente all’interessato dall’Ordine professionale.

Da quanto sopra esposto emerge con chiarezza che una volta ricevuto l’atto di accertamento della ASL l’Ordine e, nello specifico, la competente Commissione d’Albo deve adottare tempestivamente delibera di Commissione avente carattere di mera presa d’atto della sospensione del professionista interessato riportando l’annotazione relativa nell’Albo». L’Ordine infine «deve dare comunicazione all’interessato degli effetti che dall’atto di accertamento della ASL discendono che consistono nella sospensione temporanea dall’esercizio della professione fino all’assolvimento dell’obbligo vaccinale o comunque non oltre il 31 dicembre 2021. Nella comunicazione succitata dovrà inoltre essere evidenziato che nei confronti del provvedimento di sospensione è ammesso unicamente ricorso amministrativo al TAR nei termini di 60 gg. dalla data di notifica».

Anaao: medici non vaccinati non più di 0,2% pari a 200-300

«I medici non vaccinati per la Covid-19 sul totale degli operatori sanitari, e per i quali le asl potrebbero avviare i procedimenti di sospensione dalla professione come previsto per legge, sono una percentuale molto bassa: non più dello 0,2%, pari a circa 200-300 medici sul territorio nazionale». Lo afferma all’ANSA il segretario del maggiore dei sindacati dei medici ospedalieri, l’Anaao-Assomed, Carlo Palermo.

Vaccini: in E-R in corso istruttorie su operatori no-vax

Sono in corso, ma dovrebbero concludersi a giorni, in Emilia-Romagna, le istruttorie sugli operatori sanitari che non si sono vaccinati per il Covid, passibili di licenziamento o di sospensione dall’ordine nel caso siano medici. Secondo l’ultimo report il personale sanitario, sia pubblico sia privato, (non solo medici, ma anche infermieri e operatori socio sanitari) che non ha ancora ricevuto nemmeno una dose di vaccino sono 14.390, su 182.812, pari al 7,87%. A fine marzo la Regione aveva già ricordato l’esistenza di una circolare che prevede il trasferimento di chi non ha intenzione di vaccinarsi. La Regione e le aziende sanitarie stanno incrociando i dati per verificare chi, fra i quasi 15mila sanitari non vaccinati, hanno motivi per non esserlo ancora (ad esempio se guariti dal Covid da meno di sei mesi), sono in coda in attesa della prima vaccinazione e chi, invece, non vuole essere vaccinato. Nei confronti di questi ultimi, in caso di conferma della mancata volontà, scatteranno, come previsto, le sanzioni.

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