Sabato 27 Aprile 2024

Covid: più del 50% under 30 mostra sintomi dopo 6 mesi. I risultati di uno studio

Più della metà dei pazienti di età inferiore a 30 anni che hanno contratto una forma lieve o moderata di Covid-19 mostra sintomi persistenti a distanza di sei mesi dalla diagnosi. L’allarmante risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Medicine, condotto dagli scienziati del Bergen Covid-19 Research Group, dell’Università di Bergen, in Norvegia, che hanno valutato le conseguenze a lungo termine della prima ondata di pandemia nella città norvegese. Il team, guidato da Nina Langeland, ha esaminato le condizioni dei pazienti con un’infezione da SARS-CoV-2 per un follow-up di sei mesi. Tra i sintomi più comuni gli esperti annoverano perdita dell’olfatto e/o del gusto, affaticamento, mancanza di respiro, difficoltà di concentrazione e problemi di memoria. «C'era una correlazione significativa tra livelli elevati di anticorpi e sintomi manifestati dai pazienti isolati a casa - osserva Rebecca Cox, dell’Università di Bergen - tra i fattori di maggior rischio abbiamo identificato l’asma e altre malattie polmonari croniche». Stando ai dati del gruppo di ricerca, il 30 per cento dei pazienti ha sperimentato affaticamento. Nei bambini e nei ragazzi di età inferiore di 16 anni, sono stati osservati meno sintomi a lungo termine rispetto ai giovani adulti. «Le difficoltà cognitive, come i disturbi mnemonici e i problemi di concentrazione - conclude Bjorn Blomberg, collega e coautore di Cox - sono particolarmente preoccupanti per i ragazzi in età scolastica o per i giovani adulti che frequentano l’università o il mondo del lavoro. Il nostro studio evidenzia l’importanza della vaccinazione a tutti i gruppi di età, per prevenire le conseguenze sulla salute a lungo termine di Covid-19».

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