E' durato letteralmente lo spazio di un mattino il sollievo per le notizie giunte da Palermo, con il comunicato dell'assessore regionale Ruggero Razza che ha annunciato la prosecuzione delle attività del Centro clinico Nemo Sud. Come un fulmine a ciel sereno è arrivata, infatti, la nota del commissario straordinario dell'Azienda ospedaliera universitaria "Gaetano Martino", Bonaccorsi, il quale ha spento ogni entusiasmo, ritenendo che ci siano "profili di illegittimità" nella prosecuzione della convenzione con la Fondazione Aurora Onlus e che, dunque, il rapporto va considerato "concluso".
E quindi, si conferma la linea dura del Policlinico, che va contro anche le dichiarazioni delll'assessore Razza e contro la disponibilità espressa dai vertici della Fondazione Aurora. Il commissario del Policlinico fa riferimento alle norme per il riordino del Servizio sanitario regionale che, allìarticolo 21, stabilisce il divieto di esternalizzazione di funzioni. E' scritto che è "fatto divieto alle Aziende del Servizio sanitario regionale ed agli enti pubblici del settore di affidare mediante appalto di servizi o con consulenze esterne l'espletamento di funzioni il cui esercizio rientra nelle competenze di uffici o di unità operative aziendali". La violazione delle disposizioni comporterebbe "diretta responsabilità, anche patrimoniale, del direttore generale", in questo caso del commissario straordinario.
Cgil Messina: "Basta giocare con la salute dei pazienti"
Il segretario generale della Cgil Messina, Giovanni Mastroeni, interviene sulla vicenda del Centro Nemo Sud che nella giornata odierna ha registrato sviluppi. “Dopo le lotte di questi giorni – dichiara Mastroeni - la proroga decisa dall’assessorato regionale alla Salute e il rifiuto del commissario del Policlinico di tale decisione, hanno determinato, (visto il ritardo colpevole del Governo regionale che ha aspettato l’ultimo giorno per pronunciarsi e dall’altro lato la nota del commissario straordinario Bonaccorsi di rifiutare tale decisione per problemi di illegittimità), in maniera drammatica l’interruzione da domani del servizio con i 5.000 assistiti che non avranno la garanzia della continuità assistenziale e la perdita di posti di lavoro. La Cgil - prosegue Mastroeni - respinge questo modo di procedere e chiede l’apertura immediata di un tavolo che trovi la necessaria soluzione della delicata vertenza nel rispetto di quanto previsto dalla normativa a partire dalla Legge Regionale 14 aprile 2009, n. 5”. “Basta giocare con la salute dei pazienti”, sottolinea Mastroeni che aggiunge come “in maniera straordinaria e provvisoria in attesa della soluzione l’attività assistenziale nelle more deve essere garantita dal Policlinico, come impegno preso dal Commissario Straordinario, perché non si può lasciare nemmeno un attimo soli questi pazienti”. Per la Cgil al centro dell’attenzione, arrivando ad una soluzione, deve essere posta l’utenza che necessita quanto mai di una attenzione particolare e di una continuità assistenziale e i lavoratori.
I sindacati non ci stanno
“Continua la cinica volontà da parte dell’Aou Policlinico di Messina di sfrattare ad ogni costo il Centro Nemo, privando, così, gli oltre 5.000 pazienti affetti da malattie neuromuscolari (sla, sma, distrofie, ecc.) di assistenza altamente specializzata e i 55 lavoratori della loro unica fonte di reddito. Infatti, l’odierna disposizione perentoria impartita dall’assessore regionale alla salute avv. Ruggero Razza e dal direttore generale dell’assessorato alla salute ing. Mario La Rocca, finalizzata ad evitare l’interruzione di un importantissimo sanitario pubblico, è stata vergognosamente disattesa dal Commissario Straordinario del Policlinico di Messina dott. Bonaccorsi, il quale l’ha addirittura definita illegittima. Tale determinazione rappresenta la illogica continuità di un comportamento assurdo portato avanti in questi mesi dal Commissario del Policlinico e dal Rettore dell’Università di Messina, i quali si stanno assumendo un’enorme responsabilità sociale e sanitaria. Tutto ciò, fra l’altro, alla faccia dei quasi 50.000 cittadini che hanno già firmato la petizione per chiedere il mantenimento in vita del Centro Nemo di Messina” lo hanno dichiarato Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, e Giuseppe Calapai, segretario generale Uil Fpl.
“La Uil e la Uil Fpl nel contestare in toto le inconcepibili decisioni dei vertici del Policlinico e dell’Università di Messina chiedono all’assessore regionale avv. Razza l’immediato ed urgente invio di un Commissario ad acta con il compito di realizzare, in tempi strettissimi, quanto disposto in sede assessoriale in merito alla proroga temporanea dell’attività del Centro Nemo Sud di Messina fino al definitivo trasferimento presso l’IRCCS di Messina. Facciamo presente che qualsiasi eventuale episodio di malasanità che potrebbe verificarsi a causa dell’interruzione del servizio di assistenza del Centro Nemo rischia di vedere quali corresponsabili i vertici del Policlinico e dell’Università di Messina. Inoltre, riteniamo che, tenuto conto dell’azione amministrativa posta in essere dal Commissario straordinario dell’AOU Policlinico di Messina caratterizzata da un palese contrasto con la volontà dell’assessorato regionale alla salute, vi siano tutte le condizioni per procedere alla immediata rimozione dello stesso dall’incarico di Commissario Straordinario del Policlinico” hanno così concluso Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, e Giuseppe Calapai, segretario generale Uil Fpl.
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