Domenica 22 Dicembre 2024

Vaccini, Speranza: “Toccata quota 53mila dosi”. Variante Delta al 90% a settembre: 12 province ‘sorvegliate’

«Si continuano a somministrare oltre 500mila dosi al giorno, siamo arrivati questa mattina oltre le 53 milioni di dosi somministrate e questo ha avuto una conseguenza molto forte. Basti pensare che avevamo quasi 30mila persone in ospedale per il Covid, ora ne abbiamo meno di 1500, eravamo arrivati a quasi 3.800 persone in terapie intensiva ora siamo intorno alle 200. È una situazione notevolmente cambiata in positivo». Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza al convegno del Psi.

Variante delta e percentuali

Forse già prima di settembre la variante Delta in Italia sarà al 90% mentre serviranno, secondo gli esperti, ancora due settimane per capire un po' di più gli effetti sui contagi Covid-19. Intanto il nostro Paese può godere di dati stabili che segnano certamente una nuova fase dell’epidemia, come ha sottolineato il ministro della Salute, Roberto Speranza, anche se, dice, la "guardia va tenuta alta" soprattutto riguardo alle varianti «che rendono la sfida più difficile». «I numeri con cui facciamo i conti ogni giorno sono significativi: avevamo quasi 30.000 persone nei nostri ospedali ora ne abbiamo meno di 1500 quindi meno 95%, avevamo 3800 persone in terapia intensiva ora ne abbiamo circa 220 quindi siamo anche in questo caso a meno 90% e anche il tasso del numero dei contagiati quotidiano è molto molto sceso», dice Speranza che è intervenuto alla presentazione a Roma della "Costituzione etica" Federazione nazionale dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione. «Ma è chiaro - aggiunge - che non è chiusa. Intanto i numeri del bollettino quotidiano del ministero della Salute sui contagi parla di 932 i positivi nelle ultime 24 ore, in aumento rispetto a ieri, quando erano stati 794; 22 le vittime in un giorno, 6 in meno di ieri. I casi in Italia dall’inizio dell’epidemia sono 4.262.511, i morti 127.637. I dimessi e i guariti sono invece 4.089.298, con un incremento di 3.110 rispetto a ieri, mentre gli attualmente positivi scendono a 45.576 in calo di 2.203 nelle ultime 24 ore. In isolamento domiciliare ci sono 43.978 persone (-2.119). Sono 228.127 i tamponi molecolari e antigienici nelle ultime 24 ore contro i 199.238 di ieri. Il tasso di positività è stabile allo 0,4%. Scendono ricoverati e terapie intensive: 204 i pazienti ricoverati in intensiva (-9 rispetto a ieri nel saldo quotidiano tra entrate e uscite). Gli ingressi giornalieri sono stati 2, entrambi in Campania. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 1.394 , in calo di 75 unità rispetto a ieri. Numeri incoraggianti sui quali incombe l’incognita della variante Delta. «Si trasmette più rapidamente, il 60% in più rispetto a quella Alfa e credo che in Italia avremo il 90% della diffusione di questa variante prima di settembre», afferma Francesco Broccolo, direttore del laboratorio Cerba di Milano. Secondo l’ultima indagine rapida in Italia al 22 giugno la variante Delta (B.1.167.2) del virus SarsCov2 aveva una prevalenza pari al 22,7% ed è stata identificata in 16 Regioni/Province autonome, con un range tra lo 0 e il 70,6%. «Vediamo i dati fra 10-15 giorni e comunque l'uso della mascherina in questa fase resta fondamentale in tutte le occasioni di assembramento», dice l’epidemiologo molecolare dell’Università Campus Biomedico di Roma, Massimo Ciccozzi. Secondo gli esperti è necessario però avere più dati e soprattutto più tamponi molecolari. A cercare la Delta è la Sardegna (che con il 66,7% è seconda in Italia dopo il Friuli Venezia Giulia per incidenza di questa variante) nelle zone turistiche con un piano da 2. 500 tamponi al giorno mentre nel Lazio l’Assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, annuncia di aver richiamato tutti gli over 60 anticipando AstraZeneca a 56 giorni. In Abruzzo 28 i nuovi positivi e a preoccupare è proprio la variante Delta. Nel mondo il presidente iraniano Hassan Rouhani ha messo in guardia verso quinta ondata con variante Delta; in Tunisia lockdown in molte delegazioni del governatorato di Sfax; in Indonesia, a Giava e Bali quasi 28mila casi e al via severe misure restrittive. Infine l’importanza della vaccinazione completa. In base ad uno studio del Public Health England, con una dose l’efficacia è del 33%. Mentre Pfizer e Moderna, secondo una ricerca Usa su quasi 4mila persone, sono efficaci su reinfezioni e sintomi per il 91% con due dosi.

Capitolo riaperture

"Sono tra quelli che hanno insistito con forza perché il corso di riaperture fosse un percorso graduale senza passi troppo precipitosi. Questo percorso graduale che abbiamo avviato il 26 di aprile ci ha consentito un po' alla volta di avere oggi una fotografia migliore rispetto a quella solo di pochi mesi fa. Quindi il primo orizzonte su cui impegnarci ancora non può che essere quello della gestione dell’epidemia: dobbiamo continuare a farlo con l’attenzione che ho provato velocemente a trasferirvi e però c'è un punto che ora appare essere quello dal mio osservatorio ancora più rilevante e cioè come dentro questa fase qui c'è una fase diversa di gestione della pandemia per le cose che ho detto noi proviamo a dare ancora più forza all’obiettivo di valorizzare e rafforzare e costruire nuovi investimenti sul nostro servizio sanitario nazionale".

Anomalie da studiare provincia per provincia

«In questa settimana si nota qualche anomalia che va studiata più approfonditamente» relativamente all’incidenza dei casi Covid in relazione all’andamento in alcune province. Continua il fenomeno già osservato da tre settimane, «della presenza di alcune decine di province con incidenza settimanale maggiore di quella della settimana precedente, 32 in questo caso. Finora però il fenomeno è stato transitorio e l’aumento limitato, interpretabile come focolai rapidamente circoscritti, ma ora in 12 di queste province l'aumento è maggiore del 50%. Inoltre, anche se il livello medio è basso, l’incidenza nella provincia di Ascoli passa da 2 a 37 casi a settimana per 100mila abitanti e a Caltanissetta mostra trend di crescita nelle ultime due settimane». Così in una stima elaborata dal matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo "Mauro Picone" del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac). L’esperto parla di «qualche segno di cambiamento» anche se per la prevalenza della variante Delta attende altri risultati soprattutto dai tamponi molecolari. Le province dove l’incidenza negli ultimi sette giorni è salita più del 50% rispetto al valore dei sette giorni precedenti, sono: L’Aquila da 16 a 26 casi a settimana per 100mila abitanti; Crotone da 5 a 11; Caserta da 4 a 9; Piacenza da 3 a 5; Pordenone da 1 a 6; Ascoli Piceno da 2 a 37; Lecce da 6 a 10; Sassari da 5 a 10; Caltanissetta da 38 a 62; Trapani da 13 a 22; Belluno da 2 a 7; Verona da 4 a 13. Le prossime due settimane dovranno essere dunque «sorvegliate speciali» secondo Sebastiani «non tanto per i festeggiamenti per gli Europei ma soprattutto - evidenzia l’esperto - per i flussi che si stanno venendo a creare per le vacanze, soprattutto all’estero in paesi dove l’incidenza ora è molto più alta che in Italia, con tutte le condizioni di assembramento o mancanza di distanza, prolungate nel tempo e che si ripetono ogni giorno».    

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