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Vaccini, efficacia Sputnik V: sanità sammarinese incontra i vertici dello Spallanzani

Nel corso della riunione è stata condotta una prima analisi congiunta dei dati relativi alla campagna vaccinale contro il virus Sars-CoV-2

Incontro tra una rappresentanza della sanità di San Marino e i vertici dell’Istituto Spallanzani di Roma. L’incontro - si legge in una nota congiunta - è stata l'occasione per fare il punto sulla collaborazione in atto tra l'I.S.S. di San Marino e l’istituto romano, che stanno portando avanti uno studio dell’impatto del vaccino Sputnik V nella campagna vaccinale sammarinese. Nel corso della riunione è stata condotta una prima analisi congiunta dei dati relativi alla campagna vaccinale contro il virus Sars-CoV-2, che nella Repubblica di San Marino è iniziata il 25 febbraio 2021 e che vede l’utilizzo prevalente del vaccino basato su vettori adenovirali (Spuntnik V - Istituto Gamaleya), ma anche l'utilizzo del vaccino a mRNA (Comirnaty-BioNTech/Pfizer). Dopo circa un mese dall’inizio della campagna vaccinale, erano stati immunizzati con due dosi l’11,4% dei residenti di San Marino (dati al 31 marzo 2021), a fine aprile il 26,7%, mentre a fine maggio, tale percentuale ha raggiunto 63,5%. Nel complesso, sono state somministrate fino a oggi 6.089 dosi di Comirnaty e 38.568 dosi di Sputnik-V. Dai dati preliminari dello studio in corso sull'analisi della risposta anticorpale, su un campione rappresentativo di circa mille volontari vaccinati con Spuntnik V, è emerso un tasso di sierocoversione - cioè la comparsa di anticorpi specifici contro il nuovo coronavirus - in linea con quelli evidenziati dallo studio di fase 3. Risulta quindi - si sottolinea - una elevata immunogenicità del vaccino russo e nel complesso questi dati confermano l’alta l’efficacia della campagna vaccinale nella Repubblica di San Marino.

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