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Coronavirus, circolare ministero: in Europa a inizio agosto 70% contagi da variante delta

Monitorare l’andamento dei contagi, tracciare i contatti, sequenziare i campioni per stimare la circolazione delle varianti, proseguire con le vaccinazioni per completare il ciclo prima possibile soprattutto nei soggetti più a rischio. Sono le indicazioni contenute in una circolare del ministero della Salute con oggetto «Allerta internazionale variante Delta: incremento dei casi COVID-19 in diversi Paesi Europei».
«Sulla base delle ultime evidenze disponibili - sottolinea la circolare - si prevede che in Europa il 70% delle nuove infezioni da SARS-CoV-2 sarà dovuto alla variante Delta (B.1.617.2) entro l’inizio di agosto ed il 90% entro la fine di agosto. Qualsiasi allentamento durante i mesi estivi della severità delle misure non farmacologiche in atto nell’UE/SEE all’inizio di giugno, senza un contemporaneo aumento dei livelli di vaccinazioni complete nella popolazione, potrebbe portare ad un repentino e significativo aumento dei casi COVID-19 giornalieri in tutte le fasce d’età, e soprattutto in quelle ( 50 anni, con un incremento associato dei ricoveri e decessi». Anche in Italia la variante Delta è in aumento: «L'allentamento delle misure di controllo nelle ultime settimane - spiega il ministero - ha generato un aumento della mobilità delle persone a livello nazionale e internazionale, portando a un aumento delle interazioni sociali della popolazione. Nel contesto italiano, in cui la campagna di vaccinazione non ha ancora raggiunto coperture sufficienti in tutte le fasce di età, la diffusione di varianti a maggiore trasmissibilità può avere un impatto rilevante».
Per questo il documento, a firma del direttore generale della Prevenzione Gianni Rezza, raccomanda di «continuare a monitorare con grande attenzione la circolazione delle varianti del virus SARSCoV-2; rafforzare le attività di tracciamento dei casi e dei contatti di caso; applicare tempestivamente e scrupolosamente sia le previste misure di contenimento della trasmissione, che le misure di isolamento e quarantena in caso di VOC Delta sospetta o confermata, per le quali si rimanda alla Circolare n. 22746 del 21/05/2021; applicare le indicazioni della circolare del Ministero della Salute n. 3787 del 31/01/2021, sequenziando prioritariamente i campioni provenienti da: soggetti vaccinati contro SARSCoV-2 che successivamente si infettano nonostante lo sviluppo di una risposta immunitaria al vaccino; da soggetti in contesti ad alto rischio, quali ospedali nei quali vengono ricoverati pazienti immunocompromessi positivi a SARS-CoV-2 per lunghi periodi; da casi di reinfezione; da soggetti in arrivo da Paesi con alta incidenza di varianti SARS-CoV-2; in caso di aumento dell’incidenza o cambiamento nella trasmissibilità e/o virulenza dell’infezione in un’area; da soggetti appartenenti a cluster per valutare la catena di trasmissione e/o l’efficacia di strategie di contenimento dell’infezione». E inoltre, «garantire strategie vaccinali che tengano conto della possibile minore protezione contro le infezioni da variante Delta dopo una sola dose di vaccino, dell’efficacia sostenuta della vaccinazione completa e della necessità di effettuare una vaccinazione completa contro COVID-19 il prima possibile, se è disponibile, negli individui a rischio di grave infezione».

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