I confini del cerchio della pandemia sedimentano all’interno di percorsi numerici che non seguono mai lo stesso andamento. La narrazione del lunedì poi non si è mai unta di una prosa drammatica, neppure quando questa terra subiva la furia delle ondate mortali. L’Asp ha messo insieme solo quattro nuove diagnosi, distillandole attraverso un totale (dichiarato) di 105 tamponi, con un tasso di positività del 3,8%. Numeri che garantirebbero il ritorno a un’approssimativa normalità. Ma, poi, c’è il dato dei decessi contabilizzati nel bollettino di ieri. Due vittime (una delle quali è la 66enne di Cetraro, spirata all’“Annunziata”, a distanza di qualche giorno dalla madre) rappresentano il 15,38% del totale di giornata registrato in tutta Italia (13 i morti complessivi). Le condizioni delle tre ragazze cosentine bloccate da giorni a Malta sono buone. Fanno parte di un largo contingente di studenti italiani (120 in tutto) in vacanza-studio sull’isola. Il rientro era stato programmato per venerdì scorso ma la scoperta del cluster positivo (21 tra minori e tutor all’interno di un gruppo di 80 persone) ha imposto il blocco dei voli e provvedimenti di quarantena per circoscrivere l’infezione. I ragazzi sono ospitati in covid-hotel, secondo i protocolli sanitari previsti dal governo maltese. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza