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Vaccini, obbligo per i docenti. Bianchi: "Valuterà CdM". Ma per Costa "C'è ancora tempo"

L'obiettivo della scuola in presenza dipende anche dal numero di insegnanti vaccinati, ma c'è chi è convinto che ci sia ancora il tempo per recuperare il gap di alcune regioni

«Stiamo lavorando, abbiamo più di un miliardo già investito per la sicurezza: per le persone e per i trasporti, quindi siamo pronti. In merito alle mascherine, il CTS ci ha detto che dovranno restare in atto tutte le precauzioni sanitarie possibili. Per il resto, il Governo si riunirà per tutte le altre misure. Noi ci troveremo questa settimana col Consiglio dei ministri e la decisione sull'obbligo vaccinale o meno per gli insegnanti andrà presa dall’intero collegio» ha annunciato il ministro della Pubblica istruzione Patrizio Bianchi all’inaugurazione dell’ampliamento del Lef.

«Non credo che il tema dell’obbligo di vaccinazione anti-Covid per gli insegnanti sia all’ordine del prossimo Consiglio dei ministri. Vedo ancora troppe disomogeneità all’interno della maggioranza su questo punto» afferma, però, all’ANSA il sottosegretario alla Salute Andrea Costa.

«Almeno fino ad oggi - sottolinea - siamo in una situazione in cui gli italiani si stanno vaccinando. E’ chiaro che l'obiettivo della scuola in presenza non può che passare dagli insegnanti vaccinati, ma credo che siamo ancora in una fase in cui abbiamo il tempo per poter fare un’opera di sensibilizzazione e far comprendere quanto sia importante che questa categoria si vaccini». Tra l’altro, rileva, «va sottolineato che, analizzando il dato degli oltre 200mila insegnanti che non si sono vaccinati, emerge che c'è una altissima concentrazione solo in sei regioni del Paese e quindi non c'è un dato diffuso. Questo può anche significare che in quelle Regioni in una fase iniziale della campagna vaccinale ci sia stata qualche difficoltà organizzativa rispetto alle diverse categorie. Sono, credo, difficoltà che si possono recuperare». "Abbiamo due mesi di tempo e c'è dunque la possibilità di fare un’opera di sensibilizzazione. E’ chiaro che nel momento in cui ci trovassimo a 15 giorni-1 mese dall’inizio della scuola con il problema inalterato, allora - conclude Costa - a quel punto la politica deve fare anche altri tipi di valutazioni, non escluso l'obbligo vaccinale».

«L'84% degli insegnanti ha già fatto la prima dose di vaccino, il 75% ha già completato il ciclo, entro settembre si stima di arrivare oltre il 90% di copertura (volontaria) fra gli insegnanti. Che senso ha parlare di obblighi o licenziamenti a scuola?» dice intanto il leader della Lega, Matteo Salvini.

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