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Taranto, accoltella la moglie e si lancia dal balcone

La vittima è riuscita in maniera fulminea a svegliare i due figli minori di 13 e 6 anni ed a scappare di casa per poi essere assistita dai vicini svegliati nella notte dalle sue urla»

«Dalla prima ricostruzione dei fatti, sembra che l’uomo, un tarantino di 40 anni, in preda ad un violento raptus, senza un particolare motivo, si sia alzato dal letto e dopo aver preso una forbice da un cassetto della cucina abbia colpito, con due fendenti, la moglie ferendola alla gola ed alla spalla». Così la Questura di Taranto, sulla base delle prime indagini della Squadra Mobile diretta dal vice questore Fulvio Manco, ricostruisce quanto avvenuto la notte scorsa in un appartamento al quinto piano di uno stabile di via Duca Degli Abruzzi, nel centro della città, dove un uomo ha colpito la moglie e poi si è lanciato nel vuoto ed è morto sul colpo.

La Questura spiega anche che, «grazie al racconto di alcuni condomini», si è riusciti a ricostruire «quanto era accaduto». «Solo la prontezza della donna, che è riuscita a divincolarsi dalla presa del marito, ha scongiurato il peggio - afferma la Questura -. La vittima è anche riuscita in maniera fulminea a svegliare i due figli minori di 13 e 6 anni ed a scappare di casa per poi essere assistita dai vicini svegliati nella notte dalle sue urla».

Gli agenti della Scientifica, entrando nell’abitazione, hanno riscontrato la presenza di copiose tracce di sangue, «segno della violenza dell’efferato episodio ed hanno rinvenuto, e successivamente sequestrato, la forbice usata per colpire la donna ancora sporca di sangue». Nel frattempo, altri agenti della Squadra Volante «hanno prestato assistenza alla moglie dell’uomo deceduto, soccorsa dai sanitari del 118, ed ai due figli della coppia». I due ragazzi, conclude la Questura, «sporchi di sangue e visibilmente impauriti, sono stati rassicurati ed temporaneamente accolti a casa di un condomino», poi sono stati «affidati alla sorella maggiore».

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