Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Coronavirus, i medici sfatano fake news: "I vaccini non causano varianti!"

La Federazione italiana dei medici prova a fare chiarezza sulla fake news che sostiene come sarebbero state le campagne vaccinali a indurre il virus a trovare nuovi modi per sfuggire agli anticorpi

I vaccini anti Covid non causano le varianti, ma da soli non possono arginare un’ondata di infezione come quella in corso, almeno fino a quando un’alta percentuale della popolazione non sarà efficacemente protetta. A precisarlo è un approfondimento pubblicato sulla rubrica 'Dottore ma è vero che...?' a cura della Federazione Nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), per far chiarezza sulla fake news che sostiene come sarebbero state le campagne vaccinali a indurre il virus a trovare nuovi modi per sfuggire agli anticorpi.

Questa sbagliata opinione si è diffusa soprattutto in seguito alle dichiarazioni di alcuni medici che hanno collegato due fenomeni avvenuti in tempi ravvicinati: il fatto che di varianti si è cominciato a parlare quando è iniziata la campagna vaccinale. In realtà, precisa la Fnomceo, «la variante alfa è emersa in Inghilterra a settembre 2020, ben prima che i vaccini anti Sars-CoV-2 venissero autorizzati. Le varianti beta e gamma, che si sono selezionate in Sud Africa e Brasile a fine 2020, quando il virus circolava in maniera estesa in una popolazione non vaccinata». La variante delta, infine, è dilagata nella primavera del 2021 in India, «su una popolazione vaccinata per non più del 3%».

A confermarlo un articolo pubblicato a luglio sul New England Journal of medicine: «dato che varianti capaci di eludere la risposta immunitaria sono emerse ben prima che i vaccini fossero distribuiti su larga scala, è difficile prendere in considerazione l’ipotesi che i vaccini siano stati fattori importanti nel determinare questa capacità di evasione». Tuttavia, è vero che, precisano i ricercatori, «una replicazione virale prolungata in presenza di una immunità parziale potrebbe aver contribuito allo sviluppo di varianti». Ad esempio, «l'uso di anticorpi monoclonali o plasma di convalescenti, in circostanze in cui sono di limitata o non dimostrata efficacia, può contribuire alla evoluzione di varianti preoccupanti,» non perché inducano le mutazioni, ma perché conferiscono ai virus che ne sono portatori un vantaggio.

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia