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Falsifica testamento, Gdf sequestra 1 mln di euro a un 60enne di Altamura (Bari)

La guardia di finanza ha disposto il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di denaro per oltre un milione di euro a un 60enne di Altamura (Bari), denunciato per falsità in testamento olografo. Lo zio dell’uomo, deceduto nel 2019, celibe e senza figli ma con diversi nipoti, era affetto da gravi malattie che lo avevano reso quasi cieco.
Emigrato in Venezuela in giovane età, lo zio aveva vissuto accumulando ingenti ricchezze, grazie alla gestione di centri benessere di sua proprietà, per poi rientrare ad Altamura all’età della pensione.

Qui aveva donato un appartamento a uno dei nipoti il quale, alla sua morte, aveva fatto pubblicare un testamento olografo, da cui risultava la volontà dell’ex emigrato di nominarlo quale unico erede dell’intero patrimonio. Queste ultime volontà testamentarie hanno indotto gli altri nipoti a presentare denuncia alle Fiamme Gialle che, su delega del sostituto procuratore Sabina Toscani per le indagini, hanno scoperto che l’'eredè aveva prodotto di proprio pugno l’atto testamentario, simulandone la redazione da parte dello zio.

La falsità del testamento è stata accertata anche mediante una specifica consulenza grafologica disposta dall’autorità giudiziaria su richiesta delle Fiamme Gialle.
In particolare, i militari hanno ricostruito l’intera vicenda scoprendo che l’uomo era volato negli Stati Uniti assieme allo zio, per trasferire il denaro, pari a 1,2 milioni di dollari, che quest’ultimo deteneva in un conto corrente acceso a New York, su un altro conto ad Altamura dove il nipote aveva delega a operare.
Alla morte dello zio, il nipote, dopo la pubblicazione del testamento, ha trasferito le somme di denaro sul conto corrente personale. Il denaro ora sarà diviso equamente fra tutti gli eredi.

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