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Incendi, oltre 1000 cani arsi vivi: le situazioni più gravi in Sicilia e Calabria. Rinforzi in arrivo

I cani morti erano tenuti alla catena o chiusi in recinti che si sono rivelati trappole mortali di fuoco

Continua a salire in maniera impressionante il numero dei cani alla catena arsi vivi negli incendi di questi giorni. Sono oramai un migliaio le carcasse ritrovate di cani bruciati vivi, la maggior parte concentrati nelle zone degli incendi in Sardegna, Sicilia ed Abruzzo, ai quali vanno sommandosi i cani morti bruciati vivi negli incendi in corso in queste ore in Calabria ed in altre regioni d’Italia.

"I cani morti erano tenuti alla catena o chiusi in recinti che si sono rivelati trappole mortali di fuoco - scrive in una nota l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA- a questo numero vanno aggiunti gli altri mille cani randagi morti anche loro tra le fiamme a questi vanno aggiunti anche migliaia di gatti morti anche loro atrocemente tra le fiamme".

Sicilia e Calabria assediate dagli incendi

Sono 528 gli interventi effettuati nelle ultime 12 ore dai vigili del fuoco impegnati a fronteggiare l’emergenza incendi: 230 in Sicilia, dove la situazione è «sotto controllo», con 84 squadre al lavoro; 100 in Calabria, con le «maggiori criticità» si registrano nel Reggino, nel Catanzarese e nel Cosentino. In volo 5 Canadair.

Dall'Emilia alla Calabria 33 vigili del fuoco

Sono 33 i vigili del Fuoco dell’Emilia Romagna partiti nel tardo pomeriggio di ieri per la Calabria per supportare i colleghi impegnati da diversi giorni a fronteggiare i gravi incendi boschivi. Si aggiungono agli 11 uomini già inviati nella giornata di martedì. La compagine emiliano-romagnola, dotata di 8 fuoristrada e 4 autobotti, opererà nella provincia di Cosenza.

Scutellà, arrivo immediato di rinforzi in Calabria e Sicilia

«Non si ferma la macchina operativa degli interventi coordinata dal Ministero dell’Interno per bloccare la furia delle fiamme che stanno imperversando sul meridione e principalmente su Sicilia e Calabria. La situazione dei roghi è costantemente monitorata dal Centro operativo nazionale dei Vigili del Fuoco che ha già inviato sul territorio numerose squadre Vvf provenienti da tutta Italia. Sul territorio della Sibaritide e Sila Greca, ad esempio, stanno già operando da giorni due squadre piemontesi a supporto dei colleghi del distaccamento di Corigliano-Rossano e della boschiva di Schiavonea».

È quanto rende noto la deputata del Movimento 5 Stelle, Elisa Scutellà, che riferisce di essere "in costante contatto in questi giorni con il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia, per rimanere aggiornata ora dopo ora sull'evolversi dell’emergenza incendi in Calabria». «L'apparato di Protezione civile dello Stato - prosegue Scutellà - è operativo ed impiegato a 360 gradi per far fronte ad un’emergenza incendi straordinaria che in Calabria e nel Meridione non si verificava da diversi anni. Al momento la nostra regione insieme alla Sicilia rimangono particolarmente colpite da questo grave problema. Il Centro Operativo Nazionale dei Vigili del Fuoco presso il Ministero dell’interno sta coordinando centinaia di interventi al giorno sul territorio, mentre è in corso una capillare azione investigativa volta ad individuare eventuali responsabili di incendi che in alcune aree del meridione ha già dato importanti risultati».

«Ho parlato con il sottosegretario Carlo Sibilia - sostiene la parlamentare M5S - il quale mi ha informato della presenza sul territorio calabrese di ben 7 Canadair in volo per arginare i massicci incendi. Al momento, inoltre, è stato necessario inviare nuovi rinforzi in Calabria, con un potenziamento di ben 130 Vigili del Fuoco provenienti da Lazio, Lombardia, Toscana, Marche, Veneto, Emilia-Romagna. Lo Stato c'è, il Governo c'è e continueremo a monitorare la situazione ora dopo ora, dando il pieno supporto del Ministero dell’Interno e del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco alle popolazioni colpite».

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