La Sicilia corre verso la zona gialla. Da giorni la regione con più casi (oggi ben 1.229), ha ormai superato i parametri di occupazione dei posti letto che portano al passaggio in giallo. I ricoveri ordinari di malati Covid, stando ai dati del monitoraggio Agenas aggiornato a martedì sera, sono il 17% del totale (+1% su ieri) quando la soglia per rimanere in zona bianca è il 15%, mentre le terapie intensive sono ufficialmente il 10% (anche in questo caso +1%), che è esattamente la soglia di rischio. In termini assoluti, le rianimazioni occupate da pazienti Covid sono 77, mentre i posti letto complessivi, sempre stando agli ultimi dati Agenas, sono 762: l’occupazione è al 10,1%, sulla carta quindi anche questo parametro è superato. Per non parlare dell’incidenza: per finire in giallo bisogna superare i 50 casi settimanali per centomila abitanti, e la Sicilia a oggi è a 148.
E’ ormai probabile insomma, salvo diverse valutazioni della Cabina di Regia di venerdì soprattutto rispetto alle terapie intensive (aumentate peraltro come disponibilità complessiva dalle 730 di una settimana fa alle 762 di oggi) che l’isola da lunedì 23 agosto sia la prima regione, dopo quasi due mesi, a colorare di giallo una mappa finora tutta bianca. Il che significa di nuovo mascherine obbligatorie all’aperto, ad eccezione dei bambini sotto i sei anni e di chi soffre di una patologia incompatibile con l’uso della mascherina (e ad eccezione anche di chi fa sport). Mentre bar e ristoranti rimangono aperti, ma con un massimo di 4 persone al tavolo, anche all’aperto. Questo vale anche per le feste e i ricevimenti, compresi i matrimoni. Poche differenze insomma, ma che potrebbero impattare soprattutto sulla stagione estiva.
Quanto alle altre regioni, la Sardegna, che molti osservatori vedevano al pari della Sicilia vicina al giallo, ha in realtà il 9% di intensive occupate (-2%), tornando quindi sotto la soglia di rischio grazie ai 4 ricoverati in meno di oggi, mentre i ricoveri ordinari sono al 10% (+1%), comunque ancora abbastanza lontani dalla soglia del 15%. Bisognerà attendere i dati dei prossimi giorni. Più complesso il discorso per la Calabria, altra regione considerata in bilico: le intensive sono ancora sotto il 10%, esattamente al 7%, ma con un +3% in un solo giorno a causa dei 4 ricoveri di oggi, e potrebbe superare il limite nei prossimi giorni, finendo in giallo il 30 agosto, considerando che anche i ricoveri ordinari, al 14%, sfiorano ormai la soglia critica.
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