I Carabinieri dei Nas di Venezia hanno sequestrato una fiala del vaccino inoculato a Alessandro Cavarretta, 51enne di Mira, morto sabato scorso a tre giorni dalla vaccinazione contro il Covid. Il campione, prelevato a seguito degli accertamenti disposti dalla Procura lagunare, sarà utilizzato per eventuali future analisi. Nel frattempo, l’Ulss 3 ha scelto in via cautelativa di non utilizzare la restante parte del lotto, segnalandolo alle autorità competenti.
L’uomo era andato il 18 agosto al drive through di Oriago, dove gli era stata somministrata una dose di Pfizer. Poche ore dopo avrebbe accusato febbre e gonfiore alle gambe. Il medico di base gli avrebbe prescritto quindi un farmaco, prima che le sue condizioni peggiorassero drasticamente. I familiari hanno spiegato che il 51enne sabato mattina non era in grado di svegliarsi: i tentativi di rianimarlo, guidati dal 118, si sono rivelati vani. Ai sanitari del Suem, arrivati nell’abitazione che condivideva con la madre, non è restato altro da fare che constatarne il decesso. I medici ipotizzano che la morte sia stata causata da una tromboembolia, ma solo gli esami autoptici potranno fornire una risposta certa. Intanto, l’Azienda sanitaria Serenissima si è resa disponibile ad ogni tipo di collaborazione con l’autorità giudiziaria, per fare chiarezza sulla vicenda. «Ora dobbiamo escludere che ci sia nesso tra vaccinazione e morte - ha riferito il direttore generale Edgardo Contato - per questo abbiamo richiesto subito l’accertamento diagnostico, prima che intervenisse la Magistratura. Ogni altra affermazione, prima delle valutazioni del caso, è prematura».
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