Lunedì 23 Dicembre 2024

Dal primo settembre Green pass trasporti, i no vax pronti alla protesta. Annunciate denunce

Mancano pochi giorni all’entrata in vigore dell’obbligo di Green pass per viaggiare sui mezzi a lunga percorrenza, e già è in rete l’annuncio della protesta dei contrari al passaporto sanitario che vogliono mandare in fibrillazione il trasporto ferroviario. Le associazioni dei consumatori non staranno a guardare e sono pronte alle denunce, mentre le Fs hanno già iniziato ad avvertire i viaggiatori che senza il 'pass' non si viaggia. Intanto, come ogni sabato, anche oggi ci sono state manifestazioni in varie città da parte dei 'no Green pass', con momenti di tensione a Roma, in piazza del Popolo. Sono 54 le città in cui il prossimo mercoledì 1 settembre, giorno nel quale entra in vigore l’obbligo di essere muniti di Green pass prima di salire su treni e mezzi a lungo tragitto, si è data appuntamento nelle stazioni ferroviarie la community di "oppositori" che si coordina sulla chat Telegram "Basta dittatura" . «Non ci fanno partire con il treno senza il passaporto schiavitù? Allora non partirà nessuno», è la promessa dei "no vax" in salsa liberal che hanno già dato vita ad altre manifestazioni contro il pass e che si sono dati appuntamento per le 14.30: poi «alle 15 si entra si resta fino a sera». Tutto organizzato dal «popolo autogestito, pacifico» - come si definiscono su Telegram - che anche oggi ha protestato in diverse città. Trecento a Napoli, mille a Torino, tremila a Milano, diverse migliaia a Roma, a piazza del Popolo, dove tra le forze dell’ordine e i manifestanti - tra cui anche militanti di Forza Nuova, con il leader romano Giuliano Castellino - ci sono stati momenti di tensione. Tensione che è salita quando i 'no Green pass' hanno tentato di partire in corteo verso Montecitorio e Palazzo Chigi, ma sono stati respinti dalle forze dell’ordine. Dopo una trattativa il corteo è stato autorizzato a muoversi verso via Flaminia, in direzione Rai. Assoutenti «è pronta a denunciare penalmente chiunque bloccherà le stazioni ferroviarie e creerà disagi alla circolazione dei treni», promette l’'associazione dei consumatori. «Si tratta di una protesta di una violenza inaudita, che creerà enormi danni a chi utilizza il treno», sottolinea il presidente Furio Truzzi. «La minaccia del movimento 'No green pass' di bloccare le stazioni, quando scatterà il giusto e inevitabile obbligo per salire sui treni a lunga percorrenza, è gravissima: un tentativo di sabotaggio alla civile convivenza in nome della libertà di contagiare, che il Viminale ha il dovere di non sottovalutare pianificando da subito contromisure severe», chiede la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini. Per preparare i viaggiatori alla novità, le Fs stanno diffondendo nelle stazioni gli annunci che dal primo settembre per viaggiare sui treni Av, Intercity e Intercity notte serve avere il Green pass e che occorre esibirlo insieme al biglietto. Chi non lo ha, sarà invitato a scendere alla prima stazione utile, e dovrà spostarsi in uno spazio isolato sul treno. Dopo ristoranti, piscine, palestre, cinema, stadi e teatri, dall’inizio di settembre diventa dunque obbligatorio l’uso del Green pass non solo per i trasporti a lunga percorrenza, ma anche per il mondo della scuola, e per quello dell’università compresi gli studenti degli atenei. Il certificato verde sarà necessario anche per salire sugli aerei, sulle navi e sui traghetti. Obbligatorio anche sugli autobus di linea che collegano regioni diverse, o quelli a noleggio con conducente. Ad effettuare i controlli saranno i gestori dei servizi. Multa da 400 a mille euro per chi sarà sorpreso senza. Nessun obbligo di pass per i collegamenti con le isole minori e per lo Stretto di Messina, per bus e metropolitane del trasporto pubblico locale e per bus e treni regionali. Su tutti i mezzi la capienza salirà dal 50 all’80%, sia in zona bianca che in zona gialla. Ancora da definire il ruolo dei controllori nel trasporto urbano. Lunedì se ne parlerà in una riunione tra Regioni e Mit, è un tema caldo in vista della riapertura delle scuole. Le regole del Green pass per il personale scolastico prevedono che prof e personale dovranno averlo ed esibirlo altrimenti il mancato rispetto delle disposizioni «è considerata assenza ingiustificata» e dopo 5 giorni il rapporto di lavoro «è sospeso e non sono dovuti la retribuzione nè altro compenso o emolumento». A controllare saranno i presidi, si sta mettendo a punto una app.

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