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Green pass, da oggi le nuove regole sui trasporti. "Esente" lo Stretto di Messina

Novità anti-covid per bus, treni, aerei. Cabinovie e funivie al 50%. Per i traghetti sono esclusi quelli i impiegati per i collegamenti nello Stretto di Messina

Obbligo di mascherina a bordo, presenza dei dispenser per igienizzare le mani, sanificazione degli ambienti, vendita dei biglietti con sistemi telematici, regolamentazione degli accessi, videosorveglianza nelle stazioni per monitorare i flussi ed evitare assembramenti: sono alcune delle misure «di sistema» indicate nelle nuove linee guida predisposte dal Governo e concordate con le Regioni e le Province autonome, l’Anci e l’Upi con cui il trasporto si prepara alla ripresa delle attività lavorative e alla riapertura delle scuole. Per il trasporto pubblico locale, dove tra le novità torna il controllore, le linee guida costituiscono la base di riferimento per i piani di potenziamento dei servizi che Regioni e Province autonome dovranno inviare al Mims tra due giorni, entro il 2 settembre.
Da oggi, 1 settembre, e fino al 31 dicembre, termine dello stato di emergenza, scatta invece l’obbligo di green pass per aerei, navi, traghetti e treni a lunga percorrenza. Viene inoltre «fortemente auspicato» l'aumento delle corse dei mezzi, soprattutto durante le ore di punta.

Nel documento, pubblicato online, oltre alle regole sono indicate anche le percentuali di capienza da rispettare, settore per settore.

AUTOBUS E TPL, CONTROLLI A TERRA

Si prevede il «graduale riavvio delle attività di controllo» dei biglietti ma anche «delle prescrizioni relative ai dispositivi di protezione individuale, da effettuare, nella prima fase di riavvio, prioritariamente a terra». La capienza dei mezzi adibiti al trasporto pubblico locale ed extraurbano non deve essere superiore all’80%. Tuttavia potrà essere aumentata esclusivamente nel caso in cui sia garantito un ricambio di aria e un filtraggio «per mezzo di idonei strumenti di aereazione preventivamente autorizzati dal Cts».

TRENI

Il green pass è richiesto per l’accesso ai treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario passeggeri di tipo Intercity, Intercity Notte e Alta velocità. La verifica della certificazione verde è effettuata a bordo treno all’atto di controllo del biglietto. Nel caso in cui il viaggiatore non la esibisca o risulti essere non veritiera, il viaggiatore viene invitato a spostarsi in una zona riservata ai passeggeri senza certificazione verde e dovrà scendere alla prima fermata utile. La capienza è all’80%. È consentita la capienza massima a bordo dei treni a lunga percorrenza esclusivamente nel caso in cui sia garantito un ricambio di aria almeno ogni 3 minuti e l’utilizzo di filtri altamente efficienti.

AEREI

Oltre il green pass, viene richiesto di osservare diverse misure, come prevedere percorsi a senso unico all’interno dell’aeroporto e fino ai gate, mantenendo separati i flussi in entrata e uscita; misurare la temperatura; a bordo, la sostituzione della mascherina se si superano le quattro ore; gli indumenti personali nelle cappelliere devono essere custoditi in un contenitore monouso, consegnato al momento dell’imbarco. Anche in questo caso è consentita la capienza massima a bordo degli aeromobili nel caso in cui l’aria a bordo sia rinnovata ogni tre minuti, i flussi siano verticali e siano adottati i filtri Hepa.

NAVI E TRAGHETTI

Anche qui dal 1° settembre al 31 dicembre è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una certificazione verde l’accesso alle navi e traghetti adibiti a servizio di trasporto interregionale, sino al raggiungimento della capienza dell’80%. Sono esclusi i traghetti impiegati per i collegamenti nello Stretto di Messina, ai quali si applicano le prescrizioni previste per il Tpl marittimo come ad esempio per il collegamento da e per le isole minori.

FUNIVIE, CABINOVIE E SEGGIOVIE

Indicate le percentuali di accesso, valide anche per i comprensori sciistici. Per le seggiovie: capacità di riempimento del 100%, con uso obbligatorio di mascherina. La portata è ridotta al 50% se le seggiovie vengono utilizzate con la chiusura delle cupole paravento. Per le cabinovie e le funivie: capacità di riempimento non superiore al 50% e obbligo di mascherina. Non sono previste limitazioni per le sciovie e i tappeti di risalita. Le precedenti capienze massime di riempimento del 50% "potranno essere elevate all’80% - viene aggiunto - nel caso in cui disposizioni legislative introducano, per tali mezzi di trasporto, l’obbligatorietà della certificazione verde Covid-19».

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1 Commento

Giuseppe

31/08/2021 18:33

importante sul rischio di miocardite e di pericardite osservati dopo la vaccinazione con i vaccini mRNA anti COVID-19 Comirnaty e Spikevax. I casi si sono verificati entro 14 giorni successivi alla vaccinazione, dopo la seconda dose e principalmente nei giovani di sesso maschile. Fino al 31 maggio 2021, nello Spazio Economico Europeo (SEE), si sono verificati 145 casi di miocardite tra i soggetti che hanno ricevuto Comirnaty e 19 casi tra i soggetti che hanno ricevuto Spikevax. Inoltre, si sono verificati 138 casi di pericardite a seguito dell’uso di Comirnaty e 19 casi a seguito dell’uso di Spikevax. Si stima che circa 177 milioni di dosi di Comirnaty e 20 milioni di dosi di Spikevax siano state somministrate nello Spazio Economico Europeo fino al 31 maggio 2021. L'incidenza è pertanto inferiore a un caso su un milione.[23] L'11 agosto 2021 l'EMA pubblica uno studio di sicurezza su nuove segnalazioni per potenziali effetti collaterali collegabili alla vaccinazione relative all'eritema multiforme, la valutazione segue un piccolo numero di casi segnalati dopo l'iniezione al sistema EudraVigilance. Altre segnalazioni vengono esaminate riguardo alla glomerulonefrite (infiammazione dei minuscoli filtri nei reni) e alla sindrome nefrosica (malattia renale che porta a perdere troppe proteine nelle urine).[24] Il 16 agosto 2021 è stato pubblicato il primo caso di sindrome di Stevens-Johnson / necrolisi epidermica tossica in seguito alla somministrazione del vaccino Pfizer COVID-19.[25] Al 28 agosto 2021 la banca dati europea delle segnalazioni di sospette reazioni avverse ai farmaci segnala 385.441 eventi avversi, il 72,3% delle reazioni è riferita ad individui di sesso femminile. I principali paesi europei con il più alto numero di casi segnalati dopo la somministrazione del vaccino sono: Italia 59.014, Olanda 58.237, Francia 47.225, Spagna 22.069, Germania 23.731, Austria 11.446, Danimarca 8.712, Portogallo 7.420, Norvegia 6.237 e Svezia

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