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Covid: un drone controllerà la temperatura dei bagnanti sulla spiaggia di Ostia. E' polemica

Per la sicurezza in spiaggia, la Asl Roma 3 aveva organizzato, per sabato 4 e domenica 5 settembre, un volo di ricognizione con un drone sul litorale di Ostia, dalle 11 alle 16, per controllare la temperatura dei bagnanti. Ma a causa delle cattive condizioni metereologiche previste per il fine settimana le attività di sperimentazione col drone sono rinviate. Lo rende noto la Asl Rm3.

Inevitabili le polemiche. «Su Ostia non ci sarà alcun volo di drone, è un’iniziativa autonoma della Asl Roma 3 che non rientra nella programmazione dell’Unità di Crisi Covid-19. Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha chiesto una relazione al Direttore Generale della Asl». Lo scrive in una nota l’assessore alla Sanità e Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
«Attualmente - aggiunge - le uniche sperimentazioni condivise, con l’ausilio dei droni, riguardano il trasporto di medicinali e sono state fatte dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù».

"Il drone - spiega la Asl - volerà a un’altezza non inferiore a 25 metri dal livello dell’acqua e a una distanza non inferiore a 30 metri dalle persone. Scopo del volo è il controllo della temperatura che avverrà in modo automatico da parte del dispositivo. Sempre la Asl, in vista della ripresa delle attività scolastiche, ha predisposto per i ragazzi fascia età 12-18 anni e per il personale docente e quello scolastico a sottoporsi alla vaccinazione anti Covid 19 per garantire una ripresa in sicurezza.

Fari del Garante per la privacy ancge sul Comune di Bari

Di fronte al moltiplicarsi di iniziative che prevedono «con troppa facilità» l’uso di questi mini velivoli senza pilota, batte un colpo il Garante per la privacy, per verificare che non venga lesa la riservatezza delle persone riprese. Tre le istruttorie aperte dall’Autorità, nei confronti del Comune di Bari, di Roma Capitale e dell’Ausl Roma 3. Al Comune di Bari l’organismo di garanzia ha chiesto informazioni sulla possibilità, annunciata da un comunicato sul sito istituzionale e da notizie di stampa, che alla flotta di droni già utilizzata dalla polizia locale se ne aggiungano altri per monitorare «eventuali assembramenti incompatibili con le limitazioni dovute alla gestione della pandemia da Covid». Entro 20 giorni il Comune dovrà fornire al Garante indicazioni su caratteristiche tecniche dei droni, finalità, tempi di conservazione delle immagini, comunicazioni a soggetti terzi nonché una copia dell’eventuale valutazione d’impatto sulla protezione dei dati prevista dal Regolamento Ue.

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