Multa salata per lo stabilimento balneare Amare Holi beach a Marina di Carrara (Massa Carrara), di proprietà del calciatore della Juventus Federico Bernardeschi, dove lunedì sera i carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Massa Carrara, intervenuti dopo una segnalazione, hanno trovato 11 lavoratori "in nero": tutti giovani tra i 18 e i 20 anni impiegati in diverse mansioni durante una festa privata, ma senza alcun contratto di lavoro. Così, nei confronti della società romana che ha in gestione la struttura, la Amare Holi Beach, è stato formalizzato un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale (che può essere revocata dopo la regolarizzazione di tutti i lavoratori in nero) ed è scattata una sanzione amministrativa, spiegano fonti dei carabinieri che hanno effettuato i controlli, pari a 41.600 euro. Lo stabilimento balneare è stato acquistato recentemente da Bernardeschi, ed proprio lì che lo scorso luglio il campione d’Europa ha festeggiato le sue nozze con l’ex concorrente del Grande Fratello Veronica Ciardi, dopo sole 48 ore dal rientro con gli Azzurri dalla vittoria nella finale di Wimbledon. Il calciatore, originario proprio di Carrara, ha acquistato la struttura nel dicembre del 2020, quando ancora si chiamava 'Principe Fossa Maestrà, raccontando allora di aver trascorso su quella spiaggia tutta la sua infanzia. Dopo neanche un anno è diventato uno dei posti più ricercati della riviera apuana.
«Bernardeschi non c'entra niente con questa storia - affermano da Amare Holi Beach -, e il personale trovato senza contratto di lavoro non appartiene al nostro organico». «Si è trattato di un evento privato a porte chiuse - continua la società di gestione - ed è stato il committente privato a portare quelle 11 persone, che ha utilizzato per accompagnare gli ospiti ai tavoli e fare pubbliche relazioni. Su queste persone noi gestori dello stabilimento non avevamo nessun controllo. I nostri dipendenti sono i cinque trovati regolarmente contrattualizzati per la stagione ancora in corso. E' stata una leggerezza permettere al committente privato di lavorare all’evento». La società specifica anche che «lo stabilimento è regolarmente aperto» e che «la multa rilevata è molto inferiore a quella riportata dalla stampa». Sui social la società scrive poi: «Stanno sfruttando il nome di Bernardeschi per accaparrarsi qualche click; noi siamo dei giovani imprenditori che si sono messi in gioco in uno dei periodi storici più difficili per l’Italia». (ANSA)
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