Sparatoria questa mattina attorno alle 8.00 all’esterno di un locale di via Carducci all’angolo con la via San Francesco in pieno centro a Trieste. Dalle prime informazioni si sarebbe trattato di una maxi rissa con spranghe, violenze e anche alcuni colpi di pistola. Dalle prime testimonianze potrebbe trattarsi di un gruppo di operai di origine straniera i cui dissidi sarebbero legati a questioni di lavoro. A seguito di un diverbio alcune persone (testimonianze riferiscono di una quindicina di persone coinvolte) sono passate alle vie di fatto, prima picchiandosi, poi anche esplodendo alcuni colpi di pistola. Il bilancio, che inizialmente riportava sei feriti, aumenta: sono infatti 7 i feriti di cui due gravi. L’Azienda sanitaria triestina informa che sette pazienti sono stati stabilizzati sul posto. Attualmente due si trovano all’ospedale di Monfalcone e le loro condizioni sono buone, mentre gli altri cinque sono stati trasportati a Cattinara (quattro in codice rosso e uno in giallo). Di questi ultimi due sono gravi e sono stati sottoposti a intervento chirurgico con prognosi riservata. Sul posto 4 pattuglie della polizia, carabinieri, una pattuglia della Finanza e personale del 118 con ben 7 ambulanze e un’automedica. La zona è stata transennata. Dopo un inseguimento ci sarebbero stati anche alcuni fermi.
Il precedente
Una sparatoria in strada, ma senza così gravi conseguenze, era già avvenuto a Trieste a inizio luglio con una lite tra operai edili esplosa di prima mattina in piazza del Sansovino, in una zona centrale della città. Una decina furono le persone coinvolte: quattro i feriti, di cui due in modo più grave. In quell'occasione la Squadra Volante della Questura aveva identificato quattro cittadini kosovari, operai edili di due distinte ditte. Due di loro erano stati aggrediti con armi da taglio e tubi metallici ed erano stati trasportati all’ospedale di Cattinara. Anche i due aggressori, deferiti alla locale Procura per lesioni personali, avevano riportato alcune ferite ed erano stati accompagnati al Pronto soccorso dell’ospedale Maggiore. Segno evidente che in città, tra questi gruppi di diversa estrazione, c'è una forte concorrenza per aggiudicarsi lavori e mini-appalti soprattutto nel settore dell’edilizia.
Il sindaco Dipiazza: "Alzare la guardia in città"
«Bisogna alzare la guardia sulla città. A Trieste non c'è allarme ma bisogna sapere che ormai certe cose possono succedere». Lo ha detto il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza. «Bisogna anche considerare che i lavori stradali e quelli che riguardano l’edilizia sono in mano a queste persone, tra le quali moltissime brave e per bene, mentre altre non hanno il nostro modo di stare e di vivere. Nonostante ciò io credo che Trieste sia una città sicura anche perchè abbiano delle forze dell’ordine molto efficienti ed efficaci. La città può stare tranquilla. Pensiamo però che siamo a ridosso di un confine e con una rotta balcanica attiva e con una accoglienza diffusa».