Ha scelto l’hub vaccinale ospitato dal centro distribuzione Amazon FCO1 di Passo Corese, in provincia di Rieti, il commissario straordinario all’emergenza Covid-19, Francesco Paolo Figliuolo, per fare il punto della situazione sulla campagna vaccinale in Italia che, secondo il generale, entusiasta e chiamato dal premier Mario Draghi, è a un soffio da quella che viene definita «immunità di gregge».
Salute pubblica in sicurezza
In un futuro, forse neanche troppo lontano, il generale Figliuolo non ha escluso che possa rientrare anche l’obbligatorietà del Green pass, come sta accadendo in questi giorni in altri Paesi d’Europa (vedi Danimarca). Su questo il commissario si è detto possibilista: «Tutte le misure che sono state prese e vengono prese in questo momento sono per tutelare la salute pubblica, per cui nel momento in cui sarà accertato che la salute pubblica viene messa al sicuro dalla minaccia del virus non è escluso che possano essere effettuate scelte diverse da quelle effettuate ora – ha precisato Figliuolo -. Tutto ciò che viene fatto oggi è per far star meglio tutti, soprattutto per far sì che chi con generosità ha aderito alla campagna di vaccinazione non veda compromesso il proprio sacrificio da altri che, in maniera egoistica, attendono gli effetti di non si sa che cosa».
Ai giovani
Il generale Figliuolo esprime il suo plauso, personale e istituzionale, per l’ottima risposta alla campagna vaccinale degli ultimi mesi. Un plauso che arriva, non casualmente, proprio nel corso della visita, quella di Passo Corese, all’avvio della nuova campagna di vaccinazione riservata agli studenti lanciata dalla Asl di Rieti, una delle primissime province d’Italia in termini di raggiungimento dell’immunità diffusa. «Il dato certo e confermato dagli studi in tutte le parti del mondo è che il vaccino preserva dalle manifestazioni gravi della malattia, e pertanto va fatto - ribadisce Figliuolo alla platea di istituzioni, giornalisti e lavoratori Amazon presenti - in merito a questo non posso che compiacermi con i nostri giovani, perché in questi mesi abbiamo constatato una grandissima risposta da parte della fascia d’età 19-29 anni, che ha raggiunto e superato il 70% di prime inoculazioni, un numero rilevante se si considera che parliamo di una classe di persone che iniziato per ultima a vaccinarsi. E questo testimonia un grande senso di responsabilità, sia tra i maggiorenni che tra i minorenni, il cui senso di responsabilità e manifestato dai genitori».
«Felici della visita di Figliuolo»
Fin da subito abbiamo accolto con grande entusiasmo il progetto di ospitare un hub vaccinale nel nostro centro distribuzione, progetto che rappresenta per noi non solo un ulteriore modo per prenderci cura dei nostri dipendenti, ma anche un supporto concreto al territorio - ha spiegato l’amministratore delegato di Amazon Logistica Italia, Salvatore Schembri Volpe, nei panni di padrone di casa e capo-spedizione di una visita alla quale hanno preso parte anche gli assessori regionali del Lazio, Alessio D’Amato (Sanità), e Claudio Di Berardino (Lavoro), la direttrice generale della Asl di Rieti, Marinella D’Innocenzo, il sindaco del Comune di Fara in Sabina, Roberta Cuneo.
«Tutto ciò è stato reso possibile grazie alla stretta collaborazione con la Regione Lazio e l’Asl di Rieti - ha proseguito Schembri Volpe -, siamo felici di aver aperto le porte dell’hub vaccinale situato nel nostro centro di distribuzione di Passo Corese al generale Figliuolo, e di ritrovare i rappresentanti delle istituzioni locali a distanza di due mesi della sua inaugurazione».
Vaccini, terza dose fondamentale
«È fondamentale procedere con la terza dose di vaccino anti-Covid ai sanitari, dall’autunno, anche per prevenire reinfezioni - che sono già segnalate in alcuni casi - e garantire una piena efficienza della categoria». Lo afferma il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli, dopo l'annuncio da parte del commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo dell’avvio dei richiami da settembre partendo dai soggetti immunodepressi, cui seguiranno gli anziani ed i sanitari. «Non ci sono dubbi sulla utilità della terza dose ai soggetti fragili perché - sottolinea Anelli - il richiamo potrà comunque ridurre numero di ricoveri e decessi a fronte di una eventuale ulteriore recrudescenza nella diffusione del virus».
Per quanto riguarda i medici e il personale sanitario, «stanno arrivando sempre più segnalazioni di sanitari che stanno contraendo di nuovo l’infezione nonostante siano già stati vaccinati con due dosi. Ciò confermerebbe la minore protezione dell’immunizzazione a distanza di tempo e pertanto la terza dose è necessaria».
Questo, precisa il presidente Fnomceo, per due ragioni: «La prima è che risulta prioritario che i sanitari siano messi in condizioni di sicurezza nell’esercizio della professione, l’altra è garantire la piena efficienza della categoria avendo a disposizione e in attività tutti i medici e il personale sanitario. In questo momento, oltre alla gestione dei casi Covid, va infatti garantita la gestione anche delle altre patologie ordinarie e le risorse umane sono essenziali».
Quanto ai sanitari non ancora vaccinati, presumibilmente un migliaio che stanno continuando ad esercitare la professione, «le Asl hanno dato la massima disponibilità ad accelerare sui controlli dei sanitari non vaccinati; si punta a convincere chi non si è ancora immunizzato ma procedere con la terza dose - conclude Anelli - è sicuramente necessario».
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