Venerdì 22 Novembre 2024

"Bunga-bunga", serve una perizia medica per Berlusconi: rinviato ancora il processo Ruby Ter

Silvio Berlusconi

Dopo uno stop di oltre tre mesi oggi si è tornati in aula per il processo Ruby ter. Il legale del leader di Forza Italia, Federico Cecconi, aveva depositato una nuova richiesta di rinvio dell’udienza per motivi di salute, invocando quindi un legittimo impedimento, ma si è giocato un duro braccio di ferro anche perchè il pm Luca Gaglio e l’aggiunto Tiziana Siciliano ne chiesto il rigetto.

Il "bunga-bunga" e le serate "scollacciate"

Nell’aula bunker di fianco al carcere di San Vittore, si è insomma riproposto lo stesso tema per il quale lo scorso 26 maggio il Tribunale aveva concesso un lungo rinvio di tre mesi e mezzo, rigettando la richiesta della Procura di stralciare temporaneamente la posizione dell’ex capo del Governo per andare avanti con il dibattimento solo per le altre 28 persone, tra cui le molte "Olgettine" accusate di falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari perché sarebbero state stipendiate per mantenere la versione delle «cene eleganti» sulle serate del "bunga-bunga". Il processo, come si ricorderà, con tante pause e sospensioni, va avanti dal 2017 senza che ancora si sia conclusa l'istruttoria dell’accusa: mancano due testi convocati dai pm tra cui il ragionier Giuseppe Spinelli, collaboratore fidato del Cavaliere e definito "ufficiale pagatore" delle ragazze ospiti delle serate «scollacciate». Nel frattempo, le imputazioni di falsa testimonianza sono a un passo dalla prescrizione.

Il rinvio al 15 settembre

Invece anche questa volta servirà una perizia medico legale sulle condizione di salute di Silvio Berlusconi per «poter prendere una decisione motivata e ragionata» sul processo Ruby ter. Così ha deciso il collegio della settima sezione penale di Milano presieduto da Marco Tremolada. Il processo è stato rinviato al 15 settembre per conferire l’incarico ai periti. «Noi vorremmo indicare un cardiologo e uno psichiatra» come periti, ha spiegato alle parti il presidente Tremolada. Per i giudici è «indispensabile un accertamento peritale tecnico per poter prendere una decisione motivata e ragionata, allo stato non adottabile» seguendo solo le «massime di esperienza». Da qui il rinvio del processo al 15 settembre nel pomeriggio per il conferimento dell’incarico a un "collegio peritale".

Perizia tecnica al professor Riccardo Zoia?

Dovrebbe essere il professore Riccardo Zoia, del dipartimento di Scienze biomediche per la salute dell’Università Statale di Milano e direttore della Sezione di medicina legale, il medico alla guida del pool, composto anche da un cardiologo e da uno psichiatra, incaricato dai giudici della settima penale milanese di effettuare una perizia sulle condizioni di salute di Silvio Berlusconi per il processo Ruby ter. La nomina formale dei periti avverrà nell’udienza del 15 settembre al Palazzo di Giustizia di Milano col conferimento dell’incarico e del quesito da parte del collegio presieduto da Marco Tremolada, ma già oggi i giudici hanno indicato informalmente alle parti che stanno cercando di contattare Zoia per la perizia. Le altre parti, compresa la difesa dell’ex premier, potranno nominare dei propri consulenti per seguire gli accertamenti che dureranno presumibilmente qualche settimana (il termine sarà indicato dai giudici). Poi, la relazione dei periti servirà ai giudici per decidere sul destino del processo, soprattutto in relazione alla posizione del Cavaliere, il quale, secondo i pm, non è così gravemente malato come lo descrive la difesa. E ciò anche perché questa estate, ha ricordato l’aggiunto Tiziana Siciliano, è andato «a Villa Certosa in Sardegna» e ha proseguito nella sua attività politica, facendosi pure "fotografare con leader e altri».

"Berlusconi è solo vecchio"

«Berlusconi ha patologie compatibili con la vecchiaia», se dietro di lei non ci fosse un pool di avvocati e medici di alto livello sarebbe a processo. Lo ha detto il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano nell’udienza del processo Ruby Ter in cui si discute sulla richiesta di rinvio per legittimo impedimento depositata dalla difesa del leader Berlusconi. Dal 2016, ha spiegato, «non abbiamo chiesto una verifica sulle condizioni di salute dando per scontato che la realtà che ci veniva presentata fosse da accettare, non perchè siamo stupidi o perchè condizionati dall’altisonanza del nome dell’imputato ma perchè Berlusconi è vecchio». Per la rappresentante della pubblica accusa la documentazione medica «rappresenta un quadro di malattia di vecchiaia, costellata da una serie di patologie compatibili con la vecchiaia. Se non fosse supportato da una serie infinita di medici e avvocati di altissima autorevolezza sarebbe qui». Sulla base delle relazioni mediche presentate dalla difesa, «questo quadro» non è «tale da costringere 50 persone a rinviare» il processo.

I legali: "Gli serve riposo assoluto"

"Riposo assoluto": è quello di cui ha «necessità» Silvio Berlusconi per i medici che lo hanno in cura secondo i quali «non si può neanche escludere una sorta di cronicizzazione» degli episodi di fibrillazione cardiaca avuti nell’ultimo periodo dal leader di Forza Italia. Lo ha detto l’avvocato Federico Cecconi durante il suo intervento al processo Ruby Ter in cui ha illustrato i motivi legati alla richiesta di rinvio del dibattimento per legittimo impedimento.  Stando alla relazione medica l’ex premier «ha ancora necessità di riposo assoluto - ha spiegato il legale - per evitare «recrudescenze» di questo tipo di problemi di salute. Inoltre «un quadro clinico oggettivamente indeterminato», ha osservato l’avvocato Cecconi non ha permesso «di individuare un termine» per la fine dell’impedimento. C'è stato sicuramente un moderato miglioramento nel periodo estivo, che però invece negli ultimi tempi è stato al tempo stesso condizionato da diversi e importanti episodi soprattutto di fibrillazione atriale, che sono quelli che maggiormente preoccupano in termini proprio di stabilità delle condizioni generali, preoccupano i medici e inevitabilmente hanno ripercussioni sotto il profilo strettamente giuridico». Così il legale Federico Cecconi aveva descritto le condizioni di salute di Silvio Berlusconi prima dell’udienza del processo Ruby ter.

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