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Covid, Ema: la variante Mu capace di sfuggire al sistema immunitario

«A parte Delta, che al momento è diventata la variante dominante, stiamo analizzando altre varianti come la Lambda e la Mu» (chiamate così seguendo l'ordine dell'alfabeto greco) e quest’ultima «potrebbe essere potenzialmente più preoccupante a causa della sua capacità di "sfuggire" al sistema immunitario» ma «non abbiamo ancora dati per affermare che la variante Mu stia circolando così tanto da superare la Delta come variante dominante».

Lo ha detto Marco Cavaleri, capo della strategia vaccinale dell’Ema, nella conferenza stampa sul contrasto al Covid-19. «Discuteremo con gli sviluppatori» dei vaccini per capire «se si possono avere dati in merito alla capacità di neutralizzazione (delle dosi, ndr) anche nei confronti di queste varianti», ha aggiunto Cavaleri.

Usa, variante Mu in 49 stati e distretto Columbia

Negli Usa rallenta il ritmo della variante Delta, con i contagi in calo in alcuni stati duramente colpiti, come il Missouri, ma si teme ora per la variante Mu. Da quando è stata scoperta in Colombia a gennaio si è diffusa in circa 40 paesi, mentre negli Usa - secondo Newsweek - è presente in 49 stati americani su 50 (e nel distretto di Columbia, dove si trova la capitale Washington). La California ha riportato il numero più alto di casi (384) dell’ultima variante (che gli esperti temono sia ancora più contagiosa di Delta), e 167 sono nella contea di Los Angeles. Il virologo Anthony Fauci ha affermato che i funzionari sanitari stanno controllando «attentamente» la variante Mu, nonostante non sia «nemmeno vicina» a diventare il ceppo di covid dominante in gli Stati Uniti.

Cosa significa che un virus muta?

Quando un virus si replica o crea copie di se stesso a volte cambia leggermente. Questi cambiamenti sono chiamati "mutazioni". Un virus con una o più nuove mutazioni viene indicato come una "variante" del virus originale.

Finora sono state identificate in tutto il mondo centinaia di varianti di questo virus. L'OMS e la sua rete internazionale di esperti monitorano costantemente le modifiche in modo che, se vengono identificate mutazioni significative, l'OMS può segnalare ai Paesi eventuali interventi da mettere in atto per prevenire la diffusione di quella variante.

 

In Italia, secondo i dati del Sistema di Sorveglianza Integrata delle varianti di SARS-CoV-2, contenuti nell'ultimo bollettino dell'Istituto Superiore di Sanità, nel periodo 17 luglio-30 agosto 2021 si osserva una predominanza della variante Delta, dato atteso e coerente con i dati europei.

Queste le varianti che preoccupano di più gli esperti dell'OMS e dell'ECDC (Varianti VOC = variants of concern"):

    • * Variante Alfa (Variante VOC 202012/01, nota anche come B.1.1.7) identificata per la prima volta nel Regno Unito.
      Questa variante ha dimostrato di avere una maggiore trasmissibilità rispetto alle varianti circolanti in precedenza. La maggiore trasmissibilità di questa variante si traduce in un maggior numero assoluto di infezioni, determinando, così, anche un aumento del numero di casi gravi.
      * Variante Beta (Variante 501Y.V2, nota anche come B.1.351) identificata in Sud Africa.
      Dati preliminari indicano che, nonostante non sembri caratterizzata da una maggiore trasmissibilità, questa variante potrebbe indurre un parziale effetto di "immune escape" nei confronti di alcuni anticorpi monoclonali. Siccome potenzialmente questo effetto potrebbe interessare anche l'efficacia degli anticorpi indotti dai vaccini tale variante viene monitorata con attenzione.
      * Variante Gamma (Variante P.1) con origine in Brasile.
      Gli studi hanno dimostrato una potenziale maggiore trasmissibilità e un possibile rischio di reinfezione. Non sono disponibili evidenze sulla maggiore gravità della malattia.
      * Variante Delta (Variante VUI-21APR-01, nota anche come B.1.617) rilevata per la prima volta in India.
      Include una serie di mutazioni tra cui E484Q, L452R e P681R, la variante Delta è caratterizzata da una trasmissibilità dal 40 al 60% più elevata rispetto alla variante Alfa, ed è associata ad un rischio relativamente più elevato di infezione in soggetti non vaccinati o parzialmente vaccinati.

Sono in corso approfondimenti di ricerca, in collaborazione con i partner internazionali, per capire meglio l'impatto delle mutazioni sul comportamento del virus e per garantire che vengano presi tutti gli interventi di salute pubblica appropriati.

Perché una variante può risultare più trasmissibile?

Alcune mutazioni possono portare a cambiamenti nelle caratteristiche di un virus, come un’aumentata trasmissione (può diffondersi più facilmente) o una maggiore gravità (ad esempio, può causare una malattia più grave).

I vaccini sono efficaci contro le varianti del nuovo coronavirus?

I primi dati confermano che tutti i vaccini attualmente disponibili in Italia sono efficaci contro la variante Alfa del nuovo coronavirus (variante VOC 202012/01, nota anche come B.1.1.7).

Vi sono evidenze che quanti hanno ricevuto solo la prima dose di una vaccinazione, che prevede la somministrazione di due dosi per il completamento del ciclo vaccinale, sono meno protetti contro l'infezione con la variante Delta rispetto all’infezione da altre varianti, indipendentemente dal tipo di vaccino somministrato.
Il completamento del ciclo vaccinale fornisce invece una protezione contro la variante Delta quasi equivalente a quella osservata contro la variante Alpha.

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