Domenica 22 Dicembre 2024

Dissidi familiari finiscono in tragedia nel padovano: padre uccide la figlia e si toglie la vita

E’ un omicidio-suicidio quello che si è consumato per strada nel Padovano, dove un padre ha ucciso la figlia. Il delitto è avvenuto davanti al cancello dell’abitazione a Rubano dove viveva la donna e dove i due corpi sono rimasti riversi a terra. Secondo la prima ricostruzione, l’uomo ha prima ucciso la figlia, che oggi compiva gli anni, poi si è ucciso. Sono Stelvio Cerqueni, 88 anni, nato in Serbia e residente a Monfalcone (Gorizia) e la figlia 60enne Doriana le due persone trovate morte nella loro abitazione di Rubano. Secondo la ricostruzione dei fatti l’uomo avrebbe raggiunto la figlia e avrebbe fatto fuoco puntando la pistola al volto per poi rivolgere l’arma contro di sé. Ancora in corso indagini per chiarire le ragioni del gesto. Vi sono forse rancori e dissapori familiari, legati anche ad attività economiche, alla radice dell’omicidio-suicidio che si è consumato intorno alle ore 13. Giunto a Sarmeola da Monfalcone in auto, forse accompagnato da qualcuno, dopo aver fatto uscire in strada la figlia, l'anziano padre ha esploso contro di lei due colpi di pistola, uccidendola, poi si è tolto la vita sparandosi un colpo al petto. Secondo quanto raccolto tra i familiari dai Carabinieri della stazione locale, assieme alla Sezione operativa della Compagnia e del Nucleo investigativo del comando provinciale di Padova, Stelvio e Doriana Cerqueni non si vedevano e non avevano rapporti da lungo tempo. Cerqueni gestiva in passato un supermercato a Cividale del Friuli (Udine) con un socio all’incirca della sua età, che in seguito una trentina di anni fa sposò la figlia. Il genero era rimasto vedovo, con tre figli, e con Doriana ne ha avuto un altro. La donna a Rubano gestiva un mobilificio. Al momento del delitto, in casa con lei c'era uno dei figli del marito, di 50 anni. L’arma, rinvenuta sul luogo del doppio delitto, è stata sottoposta a sequestro. Le due salme sono state portate all’obitorio dell’ospedale civile di Padova, a disposizione dell’autorità giudiziaria. IN AGGIORNAMENTO

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