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In terapia intensiva la maestra negazionista di Treviso. Diceva ai bimbi: "Il Covid non esiste"

È in terapia intensiva, in gravi condizioni, la maestra elementare che aveva sollevato proteste ed era stata licenziata da una scuola di Treviso per essersi detta contraria all’uso della mascherina in aula, e aver preso parte a manifestazioni negazioniste. Adesso sta lottando tra la vita e la morte S.P., la 45enne maestra sospesa a gennaio. La donna, non vaccinata, ha contratto il Covid poco tempo fa e le sue condizioni sono peggiorate velocemente tanto che è stata presto portata in terapia intensiva. Lo scorso dicembre l’insegnante era stata al centro di veementi polemiche: la donna era stata assunta lo scorso novembre dalla primaria trevigiana per una supplenza ma fin da subito c’erano stati dei problemi. Secondo quanto riportato da alcuni giovani studenti ai genitori, la maestra si rifiutava di indossare la mascherina in classe propugnandogli teorie complottiste, negazioniste e no-vax. «Di Covid muoiono i vecchi», diceva in classe.

La donna era salita agli onori delle cronache anche per aver partecipato nel settembre 2020 a una manifestazione negazionista in Prato della Valle a Padova, e aver minacciato i giornalisti, a suo dire “corrotti e falsi”, sostenendo che fossero falsi i numeri dei contagi. Le esternazioni, oltre alle sue prese di posizione a scuola, erano state riferite dai genitori all’istituto scolastico, che non le aveva rinnovato il contratto di assunzione a termine.

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