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Coronavirus, l'efficacia del vaccino Pfizer contro i ricoveri cala dopo quattro mesi

A rivelarlo è uno studio americano. Efficacia del Pfizer scende al 77%, mentre l'efficacia del Moderna resta al 92%

Che i vaccini siano efficaci nell'arrestare la pandemia di coronavirus è un dato ormai empiricamente comprovato. Lo stanno evidenziando risultati degli studi clinici e le indagini epidemiologiche.

Nonostante ciò, si sta parlando molto dell'uso della terza dose anche perchè altrettanti studi sottolineano come la protezione dei vaccini contro il virus si riduca con il trascorrere del tempo.

Lo studio americano

Dai dati che emergono da un nuovo studio americano, il risultato è che, ad esempio, dopo quattro mesi l'efficacia del vaccino Pfizer contro il ricovero in ospedale scende al 77%. D'altra parte, quello del vaccino Moderna resta stabile al 92%. Protagonisti di questa ricerca gli scienziati del COVID-19 Response Team dei CDC (Centers for Disease Control and Prevention – Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie), che hanno lavorato in sinergia con i colleghi del Medical Center dell'Università Vanderbilt, del College di Medicina dell'Università Texas A&M; della Facoltà di Medicina dell'Università del Colorado, dell'Ospedale Johns Hopkins di Baltimora, del Montefiore Healthcare Center di New York e di moltissimi altri istituti sparsi per gli Stati Uniti. Il team guidato dai professori Natalie J. Thornburg e Manish M. Pater hanno analizzato i dati di circa 3.700 adulti americani con età uguale o superiore ai 18 anni, tutti ricoverati presso 21 ospedali degli Stati Uniti (in 18 differenti Stati) tra l'11 marzo e il 15 agosto di quest'anno.

 

 

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