Se i truffatori sono stati molto abili nel creare un indirizzo credibile, che difficilmente può creare sospetti in chi lo trova nel mittente, lo sono stati meno nel confezionare gli atti: «Notificano improbabili atti di citazione, scritti male» spiega Cocco, «alle più disparate società di tutta Italia, con cui si tenta di ottenere il risarcimento di danno derivante da asserite (e inventate) condotte illecite».
«Ricevo numerosissimi contatti quotidiani, anche nell’ordine di 20 o 30», si rammarica il legale, «da parte di colleghi di tutta Italia, da Messina a Trieste passando per Siena, ai quali devo spiegare che sono vittima di sostituzione di persona». Per evitare questa antipatica e gravosa incombenza l’avvocato nuorese, estenuato, ha fatto diramare una comunicazione attraverso l’Ordine degli avvocati di Nuoro, a tutti gli Ordini d’Italia con cui si avvisa «di non tenere conto delle notifiche di atti di citazione a mio nome con quell'indirizzo pec».
«Questo eviterebbe di perdere tempo, ed energie, a spiegare ai singoli Avvocati incaricati dalle società, la reale natura illecita di queste condotte», si legge nella nota inviata agli Ordini. «Con evidente beneficio del (sistema nervoso del) sottoscritto e degli altri colleghi». La cosiddetta "truffa certificata" non è del tutto nuova: ne sono stati vittima altri avvocati.
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