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Recuperato il "Gratta e vinci" rubato: la signora di Napoli incasserà 500mila euro

Potrà incassare la vincita di 500 mila euro che le spetta la donna di Napoli, a cui Gaetano Scutellaro, il tabaccaio del quartiere Stella di Napoli aveva sottratto il biglietto vincente.

La signora di Napoli che aveva acquistato il Gratta e vinci da mezzo milione di euro, che le era stato rubato da un uomo che aveva tentato di estorcerle la metà della vincita, finalmente - dopo l’arresto dell’impostore e varie peripezie - potrà incassare la somma. Lo ha reso noto l'Agenzia delle accise, dogane e monopoli che proprio oggi ha recuperato il tagliando, dopo il dissequestro da parte della procura di Napoli, avviando immediatamente le procedure per il pagamento di quanto dovuto alla 69enne che non ha ceduto al ricatto del ladro. I fatti risalgono agli inizi di settembre quando in una tabaccheria di via Materdei, a Napoli, Gaetano Scutellaro, 57 anni, si è impossessato del tagliando vincente acquistato dall’anziana.

Secondo quanto verrà poi ricostruito dagli inquirenti, dopo il furto in tabaccheria (che è di proprietà della sua famiglia) l’uomo è fuggito da Napoli e si è recato in una banca di Latina dove ha acceso un conto corrente e messo al sicuro il «gratta e vinci» da mezzo milione di euro (nel frattempo dichiarato però inesigibile). Poi ha raggiunto l'aeroporto di Fiumicino con un biglietto aereo acquistato da altri. Lì lo attendeva un volo per Fuerteventura, ma una telefonata ricevuta durante il tragitto gli avrebbe fatto cambiare idea. Così, una volta giunto nello scalo romano, invece che al gate è andato alla Polizia di frontiera e ha denunciato la vittima del furto la quale, a suo dire, lo stava calunniando. I poliziotti, però, dopo avere contattato i pm napoletani lo hanno denunciato a piede libero, ma solo per furto pluriaggravato del tagliando.

Poco dopo però l’uomo è stato bloccato sul tratto casertano dell’A1 dai carabinieri, che gli hanno notificato un decreto di fermo della procura di Napoli anche per il reato di tentata estorsione: quella ai danni della legittima proprietaria del Gratta e vinci, alla quale aveva chiesto la metà della vincita per avere indietro il tagliando. Dopo due giorni di carcere Scutellaro si è dichiarato pentito del suo gesto ed ha chiesto scusa a tutti, in particolare alla signora. «In quel momento non riusciva a ragionare», ha spiegato il suo avvocato. Oggi il lieto fine, almeno per la vincitrice, che potrà a breve incassare il mezzo milione.

Il dirigente dell’Ufficio giochi dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha acquisito il tagliando, che era in custodia presso i carabinieri di Latina. Contemporaneamente sono state avviate le procedure per liquidare la vincita anche perchè, ricorda l’Agenzia, la procura ha ribadito che «le indagini non lasciano dubbi in ordine alla riconducibilità di quanto in sequestro alla persona offesa». Il direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Minenna ha espresso «viva soddisfazione per l’evoluzione positiva della vicenda. La collaborazione istituzionale tra L’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli, i Carabinieri, e l’Autorità Giudiziaria nonchè il concessionario Lotterie Nazionali Srl, ha prodotto un risultato eccellente e sono particolarmente felice per la signora napoletana, acquirente del biglietto, che in questi giorni è entrata nel cuore di tutti noi».

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