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Covid, Brusaferro: "Curva in decrescita tranne che nella fascia 0-9 anni"

Silvio Brusaferro

La curva sta lentamente decrescendo e anche nelle fasce di età piu giovani c'è una decrescita tranne che nella fascia 0-9. La proiezione per l'Rt è in calo a 0,82 e quindi il numero dei casi tenderà a decrescere.

Lo ha affermato il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro alla conferenza stampa sull'analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia.

"Nell'ultima settimana la fascia di età 0-12 mostra una stabilità e dunque non continua la decrescita e questo è un tema che stiamo monitorando con attenzione, ha affermato il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro.

"Si sta andando bene nell'evoluzione della situazione epidemiologica e per ora la situazione è buona, con il calo di Rt e incidenza e c'è anche una certa decongestione dei reparti ospedalieri. Quindi evidentemente il combinato disposto tra vaccinazione di anziani e persone giovani e il mantenimento delle misure di protezione pur riaprendo le attività può spiegare la differenza rispetto ad altri paesi con parametri peggiori". Cosi il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza. E' "pero presto per vedere un effetto della riapertura delle scuole", ha aggiunto.

I vaccinati con Reithera hanno l'esenzione dal green pass. Ma chi ha avuto il placebo deve essere rivaccinato. E' allo studio ora un provvedimento anche per gli altri vaccini sperimentali per sanare la posizione delle persone a cui sono stati somministrati questi vaccini, ha spiegato Rezza.

Continuano a scendere l'incidenza dei casi di Covid in Italia e l'indice di trasmissibilità Rt. Nel periodo 1 - 14 settembre 2021, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,82 (range 0,81 - 0,82), al di sotto della soglia epidemica ed in diminuzione rispetto alla settimana precedente quando era 0.85. L'incidenza per il periodo 17-23 settembre e' scesa a 45 casi ogni 100 mila abitanti rispetto al 54 della scorsa settimana.

Emerge dalla bozza del monitoraggio settimanale sull'epidemia da Covid-19 all'esame della cabina di regia che verra' illustrato oggi.

Il tasso di occupazione in terapia intensiva dei malati di Covid in Italia è in lieve diminuzione: al 5,4 con una riduzione del numero di persone ricoverate da 554 (14/09/2021) a 516 (21/09/2021) rispetto al 6,1 della settimana passata. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale, secondo i dati al 21 settembre, diminuisce leggermente al 6,8% dal 7,2. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in lieve diminuzione da 4.165 (14/09/2021) a 3.937 (21/09/2021). I dati sono contenuti nella scheda di accompagnamento del monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute.

Anche questa settimana sono 4 le Regioni/Province autonome (PA) che risultano classificate a rischio moderato: Piemonte, PA Bolzano, PA Trento e Valle d'Aosta. Le restanti 17 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio basso. La scorsa settimana le regioni a rischio moderato erano invece Abruzzo, Molise (che escono dalla classificazione di rischio moderato), PA Bolzano e PA Trento, evidenzia la bozza.

Sono Sicilia, Provincia autonoma di Bolzano e Calabria le Regioni/PA che registrano questa settimana il valore più alto dell'incidenza di casi di Covid-19, uno degli indicatori decisionali chiave, sempre secondo la bozza. Registrano, rispettivamente, un'incidenza pari a 79,5 per 100mila abitanti (Sicilia), 70,6 (PA Bolzano) e 63,6 (Calabria). La percentuale più alta di occupazione di posti letto in area medica si ha invece in Calabria (18,5%), Sicilia (17,3%), Basilicata (15,4%). Per le terapie intensive, la maggiore occupazione è nella PA Bolzano (11,3%), Sicilia (10,7%) e Marche (9,6%).

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