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Scende ancora la curva Covid ma il faro adesso è sui contagi dei bambini

Ancora un nuovo, lieve miglioramento. Anche questa settimana la curva dell’epidemia da Covid-19 in Italia mostra infatti parametri in calo, dall’indice di trasmissibilità Rt all’incidenza. La fotografia che emerge dal monitoraggio della Cabina di regia induce dunque ad un cauto ottimismo, ma con un’incognita: ora i riflettori sono puntati sull'andamento dei contagi tra i più piccoli.

Ed anche se è presto per poter valutare l’impatto della riapertura delle scuole, i dati evidenziano che le infezioni tra i bambini sono stabili e non più in diminuzione. Secondo l’ultimo monitoraggio, l’Rt medio è stato pari a 0,82, in diminuzione rispetto alla settimana precedente quando era 0,85. Anche l’incidenza per il periodo 17-23 settembre è scesa, ed è pari a 45 casi ogni 100 mila abitanti rispetto ai 54 della scorsa settimana. Dati positivi anche per le ospedalizzazioni: il tasso di occupazione in terapia intensiva dei malati Covid è in lieve diminuzione e si colloca al 5,4% rispetto al 6,1% della settimana passata, mentre il tasso di occupazione in aree mediche diminuisce leggermente al 6,8% dal 7,2%. In questo quadro, cala pure il livello generale di rischio e sono 4 le Regioni/Province autonome che questa settimana risultano classificate a rischio moderato: Piemonte, PA Bolzano, PA Trento e Valle d’Aosta. Le restanti 17 risultano classificate a rischio basso.

Un trend che trova riscontro nei dati del bollettino quotidiano del ministero della Salute, che segnala 3.797 nuovi positivi nelle ultime 24 ore (rispetto ai 4.061di ieri) e 52 vittime in un giorno (ieri erano state 63). Il tasso di positività è dell’1,4%, stabile, e sono in diminuzioni i ricoveri nelle ultime 24 ore: sono 489 i pazienti in terapia intensiva (-16 rispetto a ieri) mentre i ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 3.553 (-97). Vari i fattori che hanno contribuito al trend di miglioramento dei parametri epidemici, ha spiegato alla consueta conferenza stampa al ministero della Salute il direttore della Prevenzione Gianni Rezza, il quale ha però invitato a non abbassare la guardia. Grazie al «successo della campagna vaccinale tuttora in corso e alle misure precauzionali che vengono prese dai cittadini - ha sottolineato - sono in diminuzione anche questa settimana l’incidenza e l’Rt, e siamo al di sotto della soglia critica per i ricoveri. Ma è bene continuare a tenere comportamenti prudenti e allo stesso tempo - ha detto - stiamo lavorando molto sulle scuole con un monitoraggio assiduo ed anche implementando tutte quelle misure che possono servire a ridurre il rischio di eventuali focolai».

Per ora dunque, è il messaggio di Rezza, la situazione "è buona" ma è «però ancora presto per vedere se ci sia stato un effetto della riapertura delle scuole» sui contagi. Qualche segnale, da valutare, però sta emergendo: «La curva sta lentamente decrescendo e anche nelle fasce di età più giovani c'è una decrescita, tranne che nella fascia 0-9 anni. Nell’ultima settimana cioè - ha evidenziato il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro - la fascia di età 0-12 mostra una stabilità, e dunque non continua la decrescita dei casi delle scorse settimane, e questo è un tema che stiamo monitorando con attenzione».

Sul tema scuola interviene anche il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, che annuncia che "sulla possibilità che a scuola la quarantena venga ridotta, e che sia limitata a compagni di banco senza che venga estesa a tutta la classe se i test risultassero negativi per tutti, ci si sta lavorando". Tutto dipende dalla circolazione del virus ma, ha precisato, «è inevitabile che questo accadrà». Scuola a parte, il ministero è al lavoro su varie questioni aperte, a partire dal riconoscimento della vaccinazione con il vaccino AstraZeneca che non è autorizzato in Usa. Altro nodo è quello dei cittadini di San Marino vaccinati con lo Sputnik. Per loro è in vigore un provvedimento speciale di esenzione dal green pass che scadrà, però, a metà ottobre. Allo studio, infine, un provvedimento per gli altri vaccini sperimentali, per sanare la posizione delle persone cui sono stati somministrati.

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