«È bello apprendere dai giornali, anziché dalla propria amministrazione, di essere già sotto procedimento disciplinare. Sono molto serena». Si sfoga così Nunzia Alessandra Schilirò, la vicequestore che ieri è intervenuta sul palco del sit-in dei No-Pass in piazza San Giovanni a Roma. «Ieri - scrive in un post su Facebook - mi è capitata l'occasione di esercitare i miei diritti previsti dalla Costituzione e l’ho fatto. Il mestiere che svolgo è pubblico. Ho ricevuto quattro premi dalla società civile per i miei risultati professionali». «Ieri - aggiunge - ero solo una libera cittadina che esercita i propri diritti. Se l’amministrazione non gradisce la mia fedeltà alla Costituzione e al popolo italiano, mi dispiace, andrò avanti lo stesso». Quindi conclude: «Andrò avanti sempre, con o senza divisa, per amore del mio Paese». «Manifestare è un pò come denunciare un delitto: a volte puoi scegliere se farlo oppure no, ma se lo fai hai qualche possibilità di uscire dall’ingiustizia, se non lo fai hai già perso perché ti sei arresa», ha detto Schilirò ieri dal palco no-pass di piazza San Giovanni, in un video postato da lei stessa sulla sua pagina Facebook. «Avrei potuto fare come altri, farmi rilasciare questa tessera, questo marchio di discriminazione» ma «sono qui per dissentire con il lasciapassare verde, che è incompatibile con la nostra Costituzione, perché nessun diritto può essere subordinato a un certificato, che non esiste da nessun’altra parte del mondo con questa severità». Quindi l’attacco ai «media main stream», che non erano in piazza perché troppo impegnati «a trasmettere gli spot governativi». E infine, si è rivolta ai colleghi poliziotti: «A chi dice che noi forze dell’ordine siamo chiamati a far rispettare leggi, dico che è assolutamente vero, peccato che il Green pass italiano sia assolutamente illegittimo».