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"La statua della Spigolatrice di Sapri è sessista": è polemica. L'autore: "Io l'avrei fatta nuda"

Troppo provocante, è una versione "sessista" della lavoratrice dei campi: sta provocando grande dibattito e polemiche la nuova statua della Spigolatrice di Sapri, simbolo patriottico del Risorgimento italiano celebrata da Luigi Mercantini nella omonima poesia in omaggio alla fallita spedizione di Sapri di Carlo Pisacane, nel 1857, partita per innescare la rivoluzione nel borbonico Regno delle Due Sicilie. L’opera è frutto dell'ingegno dell’artista cilentano Emanuele Stifano, svelata sabato scorso, 25 settembre, alla presenza delle autorità locali e del leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, in città per un tour elettorale.

Un'opera ricoperta dalle polemiche per le forme accentuate messe in risalto dall’abito succinto che lascia intravedere le forme della "Spigolatrice". Poco rispondente, secondo i commenti più sobri, alla figura storica delle spigolatrici dell'Ottocento, chine sui campi a raccogliere spighe di grano con abiti ampi che poco lasciavano intravedere. Alcuni ne vorrebbero addirittura l’abbattimento, mentre l’artista si difende: “Sessista? Se fosse stato per me - scrive su Fb - avrei fatto una figura completamente nuda, lo stesso vale per il Palinuro di qualche anno fa e per le statue che farò in futuro, semplicemente perché sono amante del corpo umano in generale e mi piace lavorarci. Penso comunque che sia inutile dare spiegazioni a chi vuole assolutamente vederci depravazioni o cose varie». Ad appoggiarlo anche il sindaco di Sapri Antonio Gentile, opera “realizzata con maestria e impeccabile interpretazione”.

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1 Commento

fabrizio nicolini

28/09/2021 17:08

la statua, la pacca, l’unità d’Italia: sessista la statua della contadinella? Dipende, era estate, il fascino dei marinai, dei soldati, del “sceser con l’armi ma non fecer guerra”, forti ma buoni, perché vedere nella rappresentazione plastica qualcosa d’iconoclasta? L’Artista, locale, nelle tre dimensioni dell’Opera ne aggiunge una quarta, l’immaginario, dalla nascita a Sapri la spigolatrice fa parte del genius loci, lui la vede in tal modo, è… ben altro la mercificazione femminile, una statua è inanimata, ricorda, fa pensare, rappresenta, la luce vi si riflette, cambia in base all’ora del giorno, forse di notte splende, diamo a Cesare quel che è di Cesare, e Sapri è di Cesare, come la spigolatrice, se poi qualcuno fa i selfies (plurale di selfie) con la mano sul gluteo, ebbene questo sarà consumato, come il teschio a Napoli, della chiesa di SM delle Anime del Purgatorio ad Arco: ‘a chiesa de’ cap ‘e morte’, come il muso del cinghiale alla Loggia del mercato nuovo a Firenze, e porterà bene: la superstizione, l’immaginario, ancora! Un radicale islamista potrebbbe approvare la statua: rappresenta, e questo è negativo, ma non è vera, il lato B è esplicito ma di metallo, e coperto, trasparente un po’ ma con il caldo d’estate il peccato sarebbe leggero, veniale, e non esiste per una statua il peccato, nella sharia non c’è, in fondo rappresenta parte del creato anche la pacca!

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