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Chi è Luca Morisi, ideatore della campagna social della Lega, indagato per droga. Salvini: "Resta un amico"

Morisi aveva lasciato l’incarico di capo della comunicazione social del leader della Lega alcuni giorni fa «per questioni famigliari»

Luca Morisi, ideatore della campagna social della Lega guidata da Matteo Salvini, risulta indagato dalla Procura in Veneto per cessione di stupefacenti. E’ quanto riportano alcuni giornali. Dopo una perquisizione, nella sua abitazione di Verona sarebbero state trovate alcune dosi. Morisi aveva lasciato l’incarico di capo della comunicazione social del leader della Lega alcuni giorni fa «per questioni famigliari».

La vicenda che vede indagato Luca Morisi, guru dei social e padre della «Bestia» di Salvini, risale ad alcune settimane fa, alle prima metà agosto. A confermarlo all’AGI sono alcune fonti vicine alle indagini. Ad indicare il nome di Morisi, come noto, sarebbero stati tre ragazzi trovati, nel corso di un normale controllo, in possesso di un flacone contenente quella che a prima vista poteva sembrare della droga liquida (di che tipo è ancora tutto da chiarire). I tre hanno fatto il nome di Morisi spiegando che era stato lui a cedere loro lo stupefacente. Nel corso di una perquisizione domiciliare a casa di Morisi i carabinieri hanno poi rinvenuto una piccola quantità di cocaina, quantità «da illecito amministrativo e non penale» ha precisato la fonte.

Salvini: ha sbagliato ma mano tesa

«Non ho commesso alcun reato ma la vicenda personale che mi riguarda rappresenta una grave caduta come uomo», dice Morisi dopo la diffusione della notizia. «Chiedo innanzitutto scusa per la mia debolezza e i miei errori a Matteo Salvini e a tutta la comunità della Lega a cui ho dedicato gli ultimi anni del mio impegno lavorativo, a mio padre e ai miei famigliari, al mio amico di sempre Andrea Paganella a fianco del quale ho avviato la mia attività professionale, a tutte le persone che mi vogliono bene e a me stesso. Ho rassegnato il primo settembre le dimissioni dai miei ruoli all’interno della Lega: è un momento molto doloroso della mia vita, rivela fragilità esistenziali irrisolte a cui ho la necessità di dedicare tutto il tempo possibile nel prossimo futuro, contando sul sostegno e sull'affetto delle persone che mi sono più vicine», aggiunge.
A stretto giro arriva la presa di posizione di Salvini: «Quando un amico sbaglia e commette un errore che non ti aspetti, e Luca ha fatto male a se stesso più che ad altri, prima ti arrabbi con lui, e di brutto. Ma poi gli allunghi la mano, per aiutarlo a rialzarsi», scrive il leader leghista su Facebook. Salvini posta una sua foto con Morisi, e spiega: «Amicizia e lealtà per me sono la Vita. In questa foto avevamo qualche anno e qualche chilo in meno, voglio rivederti presto con quel sorriso. Ti voglio bene amico mio, su di me potrai contare. Sempre», aggiunge.

Social impazziti

Sui social non mancano i garantisti da parte di entrambi gli schieramenti politici, anche se con dei distinguo: «Non faremo a Morisi quello che la Bestia ha fatto a noi in vicende molto meno serie. Noi siamo orgogliosamente rispettosi della persona umana e della civiltà della politica», scrive Matteo Renzi nella sua enews. «Luca Morisi è il padre della Bestia, la struttura social di Matteo Salvini e della Lega. Lui è stato il cervello ideatore di tutte le aggressioni personali contro di me e contro di noi nella scorsa legislatura. Gli attacchi sono spesso stati carichi di odio in modo similare a quelli dei Cinque Stelle: non a caso, l’alleanza giallo verde, prima che a Palazzo Chigi, è nata sui social. Contro di noi - ricorda il leader di Iv - Oggi Morisi è in difficoltà per vicende private e giudiziarie, si è dimesso dalla dirigenza della Lega e ha chiesto rispetto per le proprie questioni personali. Invito tutti a mostrarsi per quello che siamo: diversi da chi sparge odio sui social».
«Da oggi farisei e ipocriti aggrediranno Luca Morisi, che è e resta un fuoriclasse. Le persone perbene -amici o avversari- gli faranno auguri sinceri e lo inviteranno a tornare al suo lavoro. Ps Ai garantisti intermittenti ricordo che esiste la presunzione di innocenza», scrive, ad esempio, Daniele Capezzone. Luca Morisi dovrebbe «firmare il referendum» sulla cannabis e la Lega di Salvini «dovrebbe dare una mano per i certificati elettorali dai Comuni o con la proroga. Perché la vicenda dimostra come il tema droghe sia diffuso, circondato da ipocrisia e con una legislazione da rivedere», posta, invece, su Twitter, Elio Vito. Mentre il senatore Pd, Salvatore Margiotta, nota: «Sarebbe buon segno di civiltà politica, e umana, non infierire» su Morisi. «Ho letto il comunicato di Morisi e sono umanamente dispiaciuta per la sua vicenda personale. Sul profilo giudiziario non mi pronuncio poichè attendo le autorità preposte. Mi chiedo solo cosa succedeva ai tempi del ministero degli interni. Credo sia un interrogativo legittimo», twitta Alessia Morani del Pd.
«Luca Morisi dopo l’indagine su cessione di sostanze stupefacenti che lo coinvolge chiede comprensione. Io penso sinceramente che gliela si debba dare. Quella comprensione e quell'umanità che sono mancati in questi anni alla 'Bestià social di Salvini e della Lega che ha fatto della diffusione dell’odio verso i più deboli, della menzogna verso gli avversari, delle fake news quotidiane la propria caratteristica quotidiana», afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. «Mi auguro però - conclude - che sia di lezione per Salvini e per tutti i leghisti».

Chi è Luca Morisi

Di consensi, nel tempo, ne ha calamitati a iosa. C'è anche chi lo considera il segreto del successo mediatico raccolto da Matteo Salvini. Il 48enne, chiamato anche 'dottor Stranamore' è di fatto l'inventore del "fenomeno Salvini". Un social media manager coi controfiocchi che ha guidato H24, negli ultimi anni, l'approccio web del Capitano della Lega. Non a caso è anche lui ad aver  ideato la 'Bestia', strumento in grado di analizzare l'orientamento dei frequentatori del web, monitorandone il sentiment. Uno strumento indispensabile per capire quali temi cavalcare nei post che seguiranno.

Classe 1973, imprenditore, per 10 anni insegna all'Università degli Studi di Verona 'Siti Web di Filosofia' e 'Laboratorio di Informatica filosofica'. Esperto nella progettazione di database, web application e Intranet/Extranet, come scrive nel suo cv, Morisi ha realizzato diversi sistemi informativi in particolare nel campo sanitario e ha fatto parte dei consigli di amministrazione di società per azioni in diversi campi. Laureato col massimo dei voti in Filosofia, esperto di comunicazione e di marketing politico sui social media.

 

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