Martedì 24 Dicembre 2024

Milano, due operai trovati morti in un deposito di azoto: stavano riempiendo un serbatoio

Due operai deceduti nel deposito di azoto dell’ospedale Humanitas di Rozzano (Milano). Secondo quanto riferito dai vigili del fuoco, erano impiegati nella Sol, gruppo attivo nel settore della produzione e commercializzazione dei gas tecnici, industriali, puri e speciali e medicinali. Dai primi riscontri dei pompieri del distaccamento di via Darwin emerge che le vittime stavano effettuando una manovra di riempimento di azoto liquido di un serbatoio presente nel campus ricerca dell’ospedale quando all’improvviso per cause in corso di accertamento è avvenuta la fuga che li ha a quel punto investiti. La procura di Milano ha aperto un’inchiesta e gli accertamenti sono eseguiti anche dalla polizia locale e dai carabinieri. All’accertamento delle cause sono al lavoro anche gli investigatori della squadra di polizia giudiziaria del VI dipartimento della procura, delegati dal pm di turno Francesca Gentilini e dall’aggiunto Tiziana Siciliano, a svolgere un sopralluogo dell’area. Si chiamavano Emanuele Zanin e Jagdeep Singh i due operai morti questa mattina all’interno dell’università Humanitas di Pieve Emanuele (Milano), collegata all’omonimo ospedale, mentre caricavano una cisterna di azoto liquido usato nei laboratori dell’ateneo e per alimentare l'impianto antincendio. Zanin aveva 46 anni ed era originario di Brescia, il suo collega indiano ne aveva 42, lavoravano per la ditta monzese "Sol Group spa".  Secondo quanto appreso i due avevano già svolto questa operazione ma la perdita di azoto, provocata da motivi ancora da chiarire, ha travolto i due lavoratori uccidendoli in pochissimo tempo. Inutili i soccorsi, i tecnici sono morti nella stanza adibita al travaso. Al caso lavorano i carabinieri e il personale dell’Ats di Milano per verificare se ci siano stati errori nella manovra o mancanze strutturali.

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