Mettersi in fila per andare al Museo, come si fa quando si è turisti in altre città. E certo, e bravi, si dirà, era gratis. Ma ci sono giornate che possono fare da traino, ci sono momenti in cui le campagne di promozione dell’immagine diventano sostanza. E ieri è stato bello vedere centinaia di messinesi, famiglie con bambini, mettersi nella veste di visitatori che hanno scoperto (molti, per la prima volta) o ri-scoperto la bellezza di quelle sale e la quantità e qualità di quelle opere che riempiono il “MuMe”, oltre alle due tele meravigliose di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio.
“Il Comune ti porta al Museo” è lo slogan di un’iniziativa fortemente voluta dall’assessore alla Cultura Enzo Caruso, insieme con il sindaco De Luca e la sua Giunta. «Nemo propheta in patria – commenta Caruso –, purtroppo questa frase vale anche per il Museo regionale. Quanti messinesi ancora non lo conoscono? In effetti, è molto più “naturale” andare a visitare i musei di altre città quando ci si trova in vacanza, che andare a scoprire quello di Messina, il più grande del Meridione d’Italia». E questo è stato il punto di partenza: «La parola “gratis” è servita da “esca” per catturare l’attenzione e l’interesse verso lo straordinario patrimonio custodito nelle sale del Museo di Messina».
L’idea, promossa dall’Amministrazione nel 450° anniversario della nascita di Caravaggio, è stata supportata anche dall'assessorato e dal Dipartimento regionale alla Cultura.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia