Continua a diminuire l’incidenza settimanale dei casi di Covid a livello nazionale che scende a 34 per 100.000 abitanti (27/09/2021 - 3/10/2021) contro i 39 per 100.000 abitanti (20/09/2021 - 26/09/2021) della settimana precedente. Nel periodo 15 - 28 settembre 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,83 (range 0,81 - 0,86), al di sotto della soglia epidemica e stabile rispetto alla settimana precedente. E’ quanto compare nella bozza di monitoraggio settimanale sull'andamento dei casi di Covid in Italia che sarà presentato oggi, ora all’esame della cabina di Regia. Il tasso di occupazione dei malati di Covid in terapia intensiva è in lieve diminuzione al 4,8% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute del 5/10/2021), con una lieve diminuzione del numero di persone ricoverate da 459 (28/09/2021) a 433 (5/10/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale diminuisce al 5,1%. Anche il numero di persone ricoverate in queste aree è in lieve diminuzione da 3.418 (28/09/2021) a 2.968 (5/10/2021). E’ quanto compare nella bozza di Monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute. Quattro Regioni e Province autonome (PA) risultano classificate a rischio moderato questa settimana: si tratta di Basilicata, PA Trento, PA Bolzano e Valle d’Aosta. Le restanti 17 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio basso. La scorsa settimana solo una Regione, il Lazio, risultava a rischio moderato. Due Regioni/PA (Basilicata e PA Trento) riportano un’allerta di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza. Lo evidenzia la bozza di Monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute.
I valori di Sicilia e Calabria
Tutte le Regioni hanno gli indicatori sotto le soglie di sicurezza, compresa la Sicilia, che ha ricoveri e terapie intensive con valori da zona bianca da due settimane e passerà nella fascia a minori restrizioni raggiungendo tutte le altre Regioni e Province autonome. E’ quanto emerge dalla tabella degli indicatori decisionali allegata al report settimanale di monitoraggio. La Sicilia ha un’occupazione dei posti letto in area medica al 9,9% (la soglia di rischio è al 15%), mentre ha le terapie intensive al 5,4% (la soglia è al 10%), e per di più anche l’incidenza è tornata sotto il valore di 50 casi per centomila, a 47,1. Proprio l’incidenza sotto questo valore, insieme a terapie intensive e ricoveri, è uno dei requisiti per la zona bianca, e tutte le Regioni sono sotto soglia tranne la Provincia autonoma di Bolzano, salita a 73,1 (ma con i ricoveri al 5,2% e le intensive al 4,1%). Quanto ai ricoveri, la Calabria si avvicina alla soglia per quelli ordinari, al 12,3%, ma ha le terapie intensive al 5,3% e l’incidenza al 41,6. Tutte le altre Regioni hanno valori a una cifra. A livello nazionale, l’incidenza settimanale è a 34 casi per centomila, l’occupazione dei reparti ordinari al 4,9% e delle terapie intensive al 4,2%.
Speranza: la Sicilia torna in zona bianca
«Ho appena firmato l’ordinanza che riporta la Sicilia in area bianca. Dopo le scelte di ieri sulle capienze continua il percorso di graduali riaperture». Lo annuncia su Facebook il ministro della Salute Roberto Speranza, che spiega: «Tutto ciò è possibile prima di tutto grazie ai vaccini e ai comportamenti corretti delle persone. Dobbiamo continuare su questa strada».