Mercoledì 06 Novembre 2024

Premio Nobel per la Pace: ecco chi sono i vincitori Maria Ressa e Dmitry Muratov

Maria Ressa e Dmitry Muratov sono i vincitori del Nobel per la Pace 2021. I Nobel per la pace ai due giornalisti, la filippina Maria Ressa ed il russo Dmitry Muratov, sono stati assegnati "per i loro sforzi per salvaguardare la libertà di espressione, che è una condizione preliminare per la democrazia e una pace duratura".

Chi è Maria Ressa

Maria Ressa è nata a Manila nel 1963 quando sua madre aveva 18 anni. La neo vincitrice del Nobel per la Pace ha perso il padre quando aveva appena un anno. La madre si trasferì poi in America lasciando la figlia e la sorella con la famiglia del padre, ma tornando spesso a visitarle. In un secondo momento la mamma di Maria Ressa ha sposato un italo-americano ed ha portato entrambe le figlie negli Stati Uniti, quando la Ressa aveva dieci anni. La Ressa è stata quindi adottata dal patrigno e ha preso il suo cognome. I genitori si sono poi trasferiti a Toms River, nel New Jersey, e la Ressa ha iniziato a frequentare la Toms River High School North, una scuola pubblica. Ressa ha studiato biologia molecolare e teatro alla Princeton University, dove si è laureata con lode in inglese e diplomi in teatro e danza nel 1986. Ha poi ottenuto un Fulbright Fellowship per studiare teatro politico presso l'Università delle Filippine Diliman. Giornalista in Asia per 35 anni, Maria Ressa, 58 anni, ha doppia cittadinanza americana e filippina. E' la co-fondatrice di Rappler, il principale sito di notizie esclusivamente digitali che conduce quotidianamente la lotta per la libertà di stampa nelle Filippine. Maria Ressa, per il ruolo di Ceo e presidente di Rappler, ha subito numerosi vessazioni politiche e arresti da parte del governo Duterte ed è stata anche costretta a pagare dieci volte la cauzione per rimanere libera. La battaglia di Rappler per la verità e la democrazia è l'argomento del documentario del Sundance Film Festival 2020, "A Thousand Cuts". Il suo lavoro e la sua tenacia nel dimostrare la lotta alle fake-news l'ha portata ad essere nominata Persona dell'anno 2018 da Time Magazine, e ad essere  tra le 100 persone più influenti del 2019, nonchè alla nomina di donna tra le più influenti del secolo. Nel 2020 ha ricevuto il premio Journalist of the Year, il John Aubuchon Press Freedom Award, il Most Resilient Journalist Award, il Tucholsky Prize, il Truth to Power Award e il Four Freedoms Award.

Chi è Dmitry Muratov

Dmitry Muratov, 59 anni, è una delle figure più importanti di Novaya Gazeta, il periodico russo indipendente per il quale lavorava Anna Politkovskaya (la giornalista russa assassinata il 7 ottobre del 2006), di cui lui, nel 1993, è stato uno dei cinquanta fondatori. Il Premio, infatti, gli è stato conferito proprio il giorno dopo il 15esimo anniversario dell'uccisione della giornalista che, per le sue inchieste sulle violenze commesse contro i civili dalle forze russe in Cecenia e altrove, riferiva proprio a Muratov, dal 1995 caporedattore del periodico che continua a denunciare gli abusi del potere in Russia. Politkovskaya è stata una dei sei giornalisti di Novaya Gazeta uccisi in Russia. Muratov aveva iniziato a lavorare come giornalista alla Komsomolskaya Pravda. Dal 1995 è caporedattore del quotidiano per un totale di 24 anni.

Muratov: "Una pazzia, non me lo aspettavo"

''Una pazzia in questo momento, non me lo aspettavo proprio''. E' la prima reazione di Muratov dopo l'assegnazione del Nobel. ''Sto ridendo. Ho visto una telefonata dalla Norvegia, ma ho pensato che fosse una chiamata indesiderata'', ha aggiunto.  ''Ecco cosa dirò: continueremo a rappresentare il giornalismo russo, che ora viene soppresso. E' tutto. Cercheremo di aiutare le persone che ora vengono etichettate come 'agenti stranieri', che vengono attaccate ed espulse dal paese''.

Congratulazioni del Cremlino: "Ha talento e coraggio"

"Noi possiamo congratularci con Dmitri Muratov, egli lavora costantemente seguendo i suoi ideali, è devoto ai suoi ideali, ha talento, ha coraggio e naturalmente si tratta di un alto riconoscimento, noi ci congratuliamo con lui": ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, commentando l'assegnazione del Nobel per la Pace.  

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